Napoli:un debito d'amore
a Mario Stefanile
Il mendicante storpio
a via Salvator Rosa,
diritto ai "Tribunali",
spauriti occhi di cane.
Mi rimprovero ancora
l'involontario incontro, una ferita
al tuo cuore, difficile citta' di paradossi,
cara citta' di tutte le sorprese,
anima che violammo occhi stranieri.
Ora lungi da te ripenso giorni
che non ritroverò. Ma il tuo ricordo
sia in me come, nel grido mattutino
dei tuoi erbaiuoli, un fresco di parole
incomprese, un debito d'amore
senza malinconie,
citta' che s'ama quando si è perduta.
Da: Il riso delle naiadi (1971)
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