Messaggio letto prima dell'Angleus da Monsignor
Sandri
Poi il Pontefice si è mostrato ai fedeli radunati
sotto l'ospedale
Il Papa ringrazia ebrei e musulmani
Dal Gemelli benedice la folla
Govanni Paolo II
ROMA - Il Papa è riconoscente per i "tanti
segni di affetto" che gli giungono in ospedale
e specialmente "per la vicinanza dei credenti di
altre religioni, segnatamente ebrei e musulmani".
Lo afferma nel testo precedente l'Angelus, letto a nome
del Pontefice in piazza San Pietro da monsignor Leonardo
Sandri.
In ospedale, Giovanni Paolo II ha seguito l'Angelus
seduto una poltrona davanti ad un televisore. Al momento
della benedizione, il Pontefice si è fatto il
segno della Croce. Al termine della recita della preghiera,
il Papa si è affacciato alla finestra del Gemelli
benedicendo la folla di fedeli che l'attendevano da
ore nel viale dell'ospedale. I suoi gesti, decisi e
vigorosi, hanno mostrato un Papa in netto miglioramento
anche se ancora costretto al silenzio dalla recente
operazione alla gola.
Nel testo pontificio per l'Angelus, Giovanni Paolo
II rinnova "l'espressione di gratitudine per i
tanti segni di affetto che - dice - mi giungono";
cita quindi i cardinali, vescovi, sacerdoti, gruppi
di fedeli, ambasciatori e delegazioni ecumeniche giunti
in questi giorni al Gemelli. "Desidero manifestare
speciale riconoscenza - aggiunge - per la vicinanza
dei credenti di altre religioni, segnatamente ebrei
e musulmani. Alcuni di essi hanno voluto venire a pregare
qui all'ospedale. E questo per me è un segno
confortante, di cui rendo grazie a Dio".
Il testo preparato da Papa Wojtyla prosegue con un
invito a preparare la Pasqua aprendo gli occhi alla
"luce della fede": "La quaresima è
tempo favorevole per venire alla luce, cioè per
rinascere dallo Spirito, rinnovando la grazia e l'impegno
battesimali".
In piazza San Pietro c'erano un migliaio di persone
che si sono unite alla preghiera in latino recitata
da monsignor Sandri. Durante la preghiera, varie inquadrature
televisive hanno mostrato sui maxischermi il Papa, seduto
accanto al cardinale Angelo Sodano segretario di Stato
e a monsignor Giovanni Lajolo, segretario per rapporti
con gli Stati. Dietro al Papa, con il viso abbastanza
disteso, molti medici del Gemelli.
(6 marzo 2005)
Vedi la sezione dedicata al
Santo Padre
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