Bye, bye telefono
Il vecchio apparecchio casalingo è finito. Perché
ora possiamo parlare con tutto il mondo gratis o quasi. Con
un computer e due cuffiette
colloquio con Niklas Zennström
di Arianna Dagnino
Il telefono di casa, il 'fisso', è un piccolo dinosauro
rimasto quasi invariato negli ultimi 50 anni. Ora ha un nuovo
temibile concorrente: Skype, ovvero il più diffuso
software per telefonare via Internet applicando il Voip (Voice
over Internet Protocol) al 'peer-to-peer', la tecnologia che
consente la condivisione gratuita delle risorse on line. Nel
caso di Skype significa poter telefonare gratis da computer
a computer in tutto il mondo o pagare 0,17 centesimi per chiamare
da computer a qualsiasi telefono negli Usa come in Europa,
in Canada come in Australia.
Il padre di Skype è Niklas Zennström, svedese,
doppia laurea in economia e ingegneria, geniale sviluppatore
inviso ai potentati del copyright (major discografiche in
testa) per aver lanciato qualche anno fa KaZaA, un sistema
di condivisione di brani musicali scaricato da 370 milioni
di persone.
Nel 2003 Zennström ha deciso di estendere la rivoluzione
del 'peer-to-peer' dalla musica alla telefonia. Disponibile
in 20 lingue, Skype è già stato scaricato 63
milioni di volte e sta affermandosi come l'offerta di comunicazione
vocale con il più rapido tasso di crescita a livello
globale (si prevede che raggiungerà i 240 milioni di
utenti entro il 2008). Un recente studio di Evalueserve considera
la rivoluzione di Skype come un attacco mortale alle corporation
delle telecomunicazioni.
Con Skype lei minaccia il business delle grandi aziende di
telecomunicazioni così come ha già fatto con
quello delle major discografiche con KaZaA. C'è qualcosa
di personale in questa sua crociata contro i grandi monopoli
o Skype sta mostrando semplicemente al mondo un nuovo modo
di fare business?
"Niente di personale, mi creda. è stato proprio
il successo di KaZaA che ha indotto me e il mio socio Janus
Friis a chiederci in quali altri campi avremmo potuto implementare
la tecnologia 'peer-to-peer'. Ci siamo resi conto che il Voip
era una tecnologia in giro già da circa una decina
d'anni ma che finora non aveva funzionato molto bene. Nel
frattempo l'uso globale della banda larga stava raggiungendo
la massa critica e così ci siamo decisi a sviluppare
un'applicazione di Voip basata sulla tecnologia 'peer-to-peer'
che fosse in grado di fornire un'elevata qualità delle
chiamate telefoniche in tutto il mondo. Quanto alla gratuità
delle telefonate da computer a computer, abbiamo pensato che
così come la posta elettronica è gratis ma la
gente continua a pagare per usare il fax, le chiamate 'Skype
to Skype' potessero diventare l'alternativa gratuita alla
tradizionale telefonata per chiunque usasse Internet".
In cosa si differenzia Skype dalle altre applicazioni che
consentono di fare telefonate attraverso Internet?
"Innanzitutto il software di Skype è gratuito
e le telefonate Skype-to-Skype lo sono altrettanto e tali
rimarranno. Con SkypeOut (l'applicazione per parlare da computer
a telefono fisso o cellulare) consentiamo agli internauti
di chiamare in tutto il mondo al costo di una telefonata urbana
e con una qualità della voce ottima. Usare Skype è
facilissimo: bastano pochi minuti per scaricarselo, registrarsi
ed essere subito operativi. Non necessita di apparecchiature
costose, se non di un paio di cuffie con microfono da collegare
al pc. Infine la nostra applicazione garantisce un alto livello
di privacy (tutte le telefonate vengono criptate) e un'altissima
mobilità: i nostri utenti possono fare il log da qualunque
computer ovunque si trovino nel mondo; se hanno un pc portatile
o un Pda necessitano solo di una connessione a banda larga
o Wi Fi".
Parliamo di Skype nel mondo. Quali i Paesi in cui si sta
diffondendo più rapidamente e per quali scopi?
"Abbiamo 25 milioni di utenti registrati in 200 Paesi
diversi e 130 mila nuovi iscritti ogni giorno. Il nostro software
è stato scaricato 66 milioni di volte e abbiamo già
800 mila internauti dotati di tessera prepagata (secondo la
formula SkypeOut) per attivare chiamate a basso costo anche
a telefoni fissi e mobili. Si tratta in maggioranza di utenti
privati, ma sono parecchie anche le aziende che sfruttano
Skype-to-Skype per risparmiare sul costo delle telefonate
internazionali e renderle più efficienti sotto il profilo
operativo. Fra i Paesi in cui abbiamo registrato una fortissima
crescita degli utenti ci sono il Brasile, dove le tariffe
telefoniche sono molto alte, e la Polonia, dove molte famiglie
hanno parenti emigrati negli Usa e hanno bisogno di effettuare
molte chiamate internazionali. Ma anche in Cina, Giappone
e Germania il numero degli utenti Skype sta crescendo in maniera
esponenziale".
Dunque l'unico ostacolo all'ulteriore crescita di Skype è
il numero ancora limitato di connessioni a banda larga?
"Sì, ma siamo in pieno boom delle connessioni
a banda larga (in particolar modo l'Adsl) ed è proprio
per questo che abbiamo ritenuto maturo il momento per lanciare
Skype. Che peraltro a sua volta contribuisce alla diffusione
della banda larga in tutto il mondo".
Qual è il modello di business su cui poggia Skype?
Ovvero, come fa i soldi lei?
"Certamente il nostro modello di business non è
quello delle tradizionali telecom o dei service provider esistenti.
Ce lo possiamo permettere perché è diversa la
nostra struttura dei costi: la telefonia su Internet in modalità
'peer-to-peer' è infatti molto più efficiente
perché utilizza, attraverso un sistema di nodi e supernodi,
i computer di coloro che sono nel network di Skype e non richiede
server centrali per indirizzare le chiamate. Già questo
evita costi di manutenzione solitamente molto alti. Inoltre
il potere del network cresce al crescere del numero degli
utenti. Il network opera infatti usando una piccola percentuale
del potere computazionale di ogni singolo computer e non è
limitato né dal numero degli utenti né tanto
meno dalla grandezza del server o dalla portata dei cavi di
rame. Il che si traduce in un costo marginale che per ogni
singola chiamata è zero e per l'aggiunta di un nuovo
utente è pari a 0,01 euro. A questo punto bastano i
servizi aggiuntivi a pagamento, come SkypeOut, per darci un
buon margine di profitto".
Lei sostiene che il telefono è uno strumento troppo
antiquato per le esigenze del giorno d'oggi. Come si prospetta
dunque il futuro delle comunicazioni vocali digitali?
"Enormemente più ricco di opportunità ed
esperienze. Una volta che la gente si sarà abituata
a usare il computer o i palmari con scheda Wi Fi per le chiamate
in voce, scoprirà una maggiore libertà e varietà
d'azione durante la telefonata stessa. Già ora gli
utenti Skype possono inviare file (di testo, di immagini o
audio) mentre telefonano, scambiarsi messaggi scritti tramite
l'Instant messaging, fare una conference call con più
persone o persino entrare in chat testuale. E questo, soprattutto
per chi lavora, è un enorme vantaggio in termini di
efficienza e ricchezza informativa".
Quali novità dobbiamo ancora aspettarci da Skype per
il prossimo futuro?
"A breve - ma non abbiamo ancora una data precisa - uscirà
SkypeIn, il servizio che consente a un qualsiasi telefono
fisso o mobile di chiamare un computer in qualsiasi parte
del mondo esso si trovi al costo di una telefonata urbana.
E poi stiamo lavorando su Skype Wi Fi, che consentirà
di fare telefonate gratuite da palmare, laptop o computer
non appena questi si troveranno in presenza di una connessione
Wi-Fi".
Dopo aver ostacolato in ogni modo lo sviluppo del 'peer-to-peer',
le grandi major discografiche sembrano decise ad abbracciarlo,
cercando di piegarlo ai loro interessi. Anche le grandi Telecom
del pianeta adotteranno questa strategia con il Voip?
"Dipenderà da caso a caso. Alcune grandi aziende
di telecomunicazione si concentreranno sull'opposizione alla
diffusione e all'uso del Voip fino a quando si ritroveranno
in una situazione in cui questo avrà raggiunto una
massa critica consistente e irrefrenabile e a quel punto sarà
ormai troppo tardi per reagire. Ma altri gruppi, più
lungimiranti e intraprendenti, capiranno prima la svolta in
corso. C'è per esempio chi sta già abbracciando
il Voip: noi stessi abbiamo, per esempio, appena concluso
accordi di partnership con Cable & Wireless e con Hutchinson
Global Communications Ltd (Hgc). Come già accaduto
in altri campi, non sarà il grande a prevalere sul
piccolo bensì il veloce a battere il lento".
C'è Voip per tutti
Telefonare con il sistema Skype è molto semplice. Basta
avere un computer collegato alla Rete in banda larga (Adsl
o fibra ottica), andare sul sito (in italiano) https://web.skype.com/home.it.html
e scaricare il software gratuito. A questo punto, si può
parlare gratis con chiunque nel mondo abbia già scaricato
lo stesso programma (telefonata da computer a computer) o
pagando 0,17 cent per chiamare invece un telefono 'normale'.
Unico acquisto da fare: le cuffie con microfonino da attaccare
al computer. Ecco alcune possibilità tra cui scegliere.
Cuffie Plantronics
Plantronics (www.plantronet.com),
il maggior produttore mondiale di cuffie leggere per telecomunicazioni),
è il fornitore preferenziale di Skype. Le cuffie digitali
per pc e Mac Plantronics Dsp (Digital Signal Processing) sono
pensate per la telefonia su Internet (foto sotto) Costano
109,99 euro.
Senza fili
Ulteriore evoluzione delle cuffie Plantronics Dsp sono le
Plantronics CS60 Usb (solo per pc): il primo sistema di cuffie
wireless Usb al mondo, che consente di poter effettuare telefonate
via pc in totale mobilità, senza fili, fino a 100 metri
di distanza dal pc. A 299 euro.
Solo per Mac
Anche gli utenti Mac possono operare con comodità a
mani libere grazie alla connessione Bluetooth senza fili con
le cuffie prodotte da Jabra (Bluetooth BT 200) così
come da Sony Ericsson (ultimissimo modello: HBH-60). Basta
avere un Mac dotato di Bluetooth interno o accessoriato con
adattatore D-Link esterno USB. Sostanzialmente, con queste
stesse cuffie Bluetooth utlizzabili con cellulari come il
Nokia 6600 o il SonyEricsson t39 si può sperimentare
il VoIP wireless tra le pareti domestiche e le mura d'ufficio,
così come riporta il test effettuato da Mac City (www.macitynet.it)
per telefonate Mac-Skype senza fili.
Cordless Siemens-Skype
Molti produttori di apparecchi telefonici tradizionali (per
la casa e per l'ufficio) stanno adeguandosi alle rapide evoluzioni
del Voip. La Siemens è stata la prima a lanciare sul
mercato un adattatore, il Gigaset M34 USB adaptor, che consente
di collegare le stazioni base (base station) dei suoi ultimi
modelli di cordless al computer tramite una porta Usb per
poter così fare telefonate gratis tramite il Voip di
Skype.
Motorola Voip: anche sul cellulare
Saranno i Motorola i primi cellulari a consentire telefonate
Voip tramite Skype grazie al recentissimo accordo siglato
tra l'azienda di telefonia americana e la nuova creatura di
Zennström. I primi dispositivi mobili Motorola dotati
del modulo 'Skype Internet Telephony' saranno sul mercato
già nel 2005.
Fonte notizia https://www.espressonline.it
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