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Manutenzione e interventi......
Gli insetti e il legno
Quali sono gli insetti dannosi per il legno? Innanzitutto
gli insetti xilofagi. Essi depongono le loro uova nel legno. Dopo
la schiusa, appaiono delle larve. Sono piccoli vermi bianchi che
divorano il legno nel corso dei mesi creando gallerie. Una volta
adulti, si trasformano in insetti ed escono dal legno per riprodursi.
Gli insetti xilofagi (tarli, capricorni delle travature, ecc.) scavano
gallerie nel legno. L’identificazione degli insetti avviene
osservando la forma del buco d’uscita delle gallerie forate
ed il tipo di tarlatura.
Le termiti invece si distinguono dagli insetti xilofagi principalmente
per il fatto che vivono a terra e non nel legno. È soltanto
la ricerca di cellulosa che le spinge ad attaccare il legno. Vivono
in colonia nei termitai e non escono mai alla luce del sole, ma
possono distruggere un edificio attaccando le carpenterie, i pavimenti.
Le parti morbide del legno sono attraversate da gallerie sprovviste
di segatura.
All‘interno, il legno ha un aspetto sfogliato, ma la parte
esterna, a volte ridotta allo spessore di una pergamena, rimane
intatta.
I trattamenti protettivi e curativi del legno sono diversi e possono
essere applicati utilizzando diverse tecniche possibili:
con una spazzola o un pennello sul legno sano, applicazioni successive
e ravvicinate del prodotto fino alla saturazione del legno;
spruzzando o polverizzando (pistola, polverizzatore) sul legno
infestato: iniezione ripetute, (se possibile con un imbuto siringa)
per annegare le gallerie d’insetti; per immersione, sui mobili,
per legni molto infestati, ed elementi di grande spessore: immergere,
ad esempio, i piedi del mobile infestato per 30 minuti in una vasca
riempita del prodotto;
attraverso buchi, su travi infestate: scavare buchi profondi (più
o meno fino alla metà dello spessore totale) ogni 30 cm approssimativamente.
Riempirli con il prodotto di trattamento con l’aiuto di un
imbuto, diverse volte, poco a poco, affinché si diffonda
nel legno. Ripetere l’operazione da 2 a 3 volte. Turare i
buchi con dei cavicchi, lasciar asciugare prima della posa di elementi
d’isolamento o l’applicazione di un prodotto di finitura.
Nel caso di carpenterie particolarmente infestate, vi consigliamo
comunque di consultare uno specialista.
Porte che non si chiudono
Spesso le porte di casa si deformano a causa dell'azione del riscaldamento
e dell'umidità, e non chiudono più bene. Anche il
cedimento e l'usura dei cardini sono fattori che possono portare
allo stesso inconveniente. Con un minimo di attrezzatura e un po'
di attenzione potete rimediare a questi problemi e ripristinare
velocemente il buon funzionamento delle porte.
1 - Per togliere la porta dai cardini potete sollevarla servendovi
di una cinghia da tapparella fatta passare sotto la porta stessa.
È bene farsi aiutare da qualcuno, poiché lo sforzo
richiesto potrebbe, comunque, essere notevole.
2 - Un eventuale contatto con il pavimento si elimina piallando
la porta nella parte inferiore, facendo attenzione a non intaccare
l'impiallacciatura.
3 - Se la piallatura risulta insufficiente, potete rialzare un
po' la porta inserendo due rondelle sui cardini.
4 - Se dopo tale intervento la porta toccherà nella parte
superiore, carteggiate il bordo superiore.
5 - Per individuare il punto in cui la porta tocca gli stipiti,
inserite un foglio tra questa e lo stipite e chiudete: il foglio
resta bloccato nelle zone a contatto.
6 - Se il contatto è notevole con bloccaggio della porta,
conviene piallare il bordo e rifinire con carta vetro.
7 - Se il dente della serratura batte contro la mascherina metallica,
bisogna allargare le finestrelle con una lima quadra fino a raggiungere
una chiusura perfetta e senza sforzo.
8 - Dopo ogni intervento è sempre bene oliare con cura i
cardini prima di rimontare la porta e conviene ripetere periodicamente
l'operazione. Usate olio molto denso, che non cola.
9 - Per evitare la rottura delle maniglie, inseritevi gli appositi
anelli in gomma che ne impediscono l'urto contro mobili e pareti.
Rinnovare le porte
Le porte di casa sono molto importanti per l'estetica e la funzionalità
di un'abitazione. Per questo motivo quando la loro struttura è
deteriorata o danneggiata occorre intervenire e ripristinarne l'aspetto
originario. Prima di ogni intervento è bene togliere la porta
dalla sua sede, smontare la ferramenta di cui è dotata e
posizionarla in orizzontale su un cavalletto.
1- Carteggiate le superfici piane della porta utilizzando una bietta.
2 - Se la porta verrà pitturata applicate con una piccola
spatola dello stucco da legno nelle spaccature e nelle fessure facendolo
penetrare accuratamente.
3 - Rendete liscia e uniforme la superficie della porta con una
levigatrice orbitale dotata di aspirazione automatica della polvere
per non diffonderla ovunque nella casa.
4 - Diluite opportunamente la pittura da applicare. Usate pitture
all'acqua, che consentono di ottenere un ottimo risultato.
5 - La porta va posta in orizzontale per evitare colature. A questo
scopo è bene utilizzare due cavalletti. Pitturate la prima
faccia e girate la porta dall'altra parte per pitturare la seconda
solo dopo che la pittura è completamente asciugata.
6 - Eventuali bordature o riquadrature si rifiniscono con un pennellino
che permetta di lavorare con precisione.
7 - Per non far debordare la pittura ponete a contatto con il legno
un cartoncino in grado di trattenere eventuali colature.
8 - Con un pennello pitturate intorno alle "cave" da cui
avete in precedenza smontato le maniglie.
9 - Per rinnovare o cambiare l'aspetto delle porte di casa un'ottima
idea è quella di sostituire le maniglie. Pensateci prima
di rimontare quelle vecchie.
Pulizia di un mobile con verniciatura a gommalacca
Un mobile trattato a gommalacca presenta una superficie molto lucida,
asciutta al tatto ed esente da screpolature.
Per esserne sicuri potete carteggiare un angolo nascosto: l’odore
di alcool che ne scaturisce è inconfondibile.
Per pulire efficacemente un mobile verniciato con la gommalacca
conviene impiegare una soluzione preparata con:
• 100 ml di trementina;
• 50 ml di alcool (etilico);
• 50 ml di olio di lino.
• Strofinate energicamente ma uniformemente il mobile con
tale soluzione per mezzo di un tampone di cotone.
• Sostituite spesso il cotone e diminuite gradualmente la
pressione esercitata fino a raggiungere il risultato ottimale.
Attenzione
Non eccedete con la percentuale di alcool etilico perché
asportereste degli strati di gommalacca e ciò vi costringerebbe
a sverniciare e riverniciare il mobile.
Una volta terminata questa fase strofinate il legno con un panno
asciutto e pulito.
Pulizia delle decorazioni
In fase di restauro particolare attenzione deve essere posta alle
decorazioni del mobile; infatti non possono essere trattate con
i medesimi strumenti che utilizziamo per tutte le altre superfici.
Se il mobile ha delle decorazioni dipinte può essere molto
utile pulirle e renderle più brillanti.
La pulizia si effettua con un batuffolo di ovatta imbevuto di olio
di mandorle dolci che è in grado di asportare completamente
lo strato di polvere e grasso che con il tempo si deposita sul legno.
La parte decorata può essere successivamente protetta applicando
uno strato di vernice trasparente (di tipo poliuretanico) satinata.
I mobili ben verniciati o incerati devono essere periodicamente
trattati con sostanze mangiapolvere non aggressive.
Riparare i davanzali in legno
L'umidità invernale può causare danni agli elementi
esterni della vostra abitazione. In particolare se gli elementi,
spesso porte e finestre, sono in legno, sarà bene sottoporli
ad una regolare manutenzione di carattere conservativo.
Se sono i davanzali ad aver riportato danni parziali o totali, è
possibile rimediare con interventi ricostruttivi. Nel caso in cui
il danno interessa solo una parte del davanzale, è necessario
rimuovere la parte danneggiata usando una sega per tenoni, facendo
attenzione a non rovinare il resto del davanzale.
Rimuovete il pezzo danneggiato con uno scalpello, tagliate un pezzo
di legno delle stesse dimensioni e incollatelo alla base esistente.
Successivamente, per fissare definitivamente il pezzo, praticate
un foro di invito con il trapano o con un succhiello adatto a viti
da 10 cm.
Avvitate bene la sezione al suo posto e portatela allo stesso livello
del resto del davanzale piallandola o levigandola se è necessario.
Infine, sul pezzo nuovo, prima di ridipingere il tutto, passate
una mano di impregnante protettivo.
Se il danno è esteso a tutto il davanzale, misuratelo prima
di sostituirlo e quindi tagliate un pezzo di legno della dimensione
giusta. In seguito procedete con il fissaggio.
La redazione di megghy.com
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