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Finestre sicure
Molti sono già partiti, altri stano preparando le valigie
per una meritata vacanza estiva. La casa rimane disabitata e in
balia di qualche malintenzionato. L’intervento che proponiamo
rende le finestre dotate di avvolgibili più sicure, limitando
l’intromissione di persone dall’esterno. Per non permettere
l’ingresso a persone attraverso le finestre è possibile
montare, senza l’impiego di molti attrezzi e senza durare
molta fatica, un bloccatapparelle a scatto.Il bloccatapparelle è
una congegno che consente di fermare la tapparella una volta che
è stata abbassata e impedirne il sollevamento dall’esterno,
tramite un arpione che si incastra nelle stecche dell’avvolgibile
e si può disincastrare esclusivamente dall’interno.
Il bloccatapparelle si acquista nelle ferramenta in confezioni provviste
di viti e si monta tra il telaio esterno della finestra e l’intelaiatura
dell’avvolgibile sulla parte in legno del serramento nel caso
in cui il supporto sia a distanza sufficiente. In questo caso il
lavoro è molto semplice: si posiziona il bloccatapparelle
e con un cacciavite si avvitano le due viti di supporto. Nel caso
in cui il legno sia troppo lontano occorre sistemare il bloccatapparelle
sul muro e quindi praticare due fori con un trapano a percussione
per poi alloggiarvi i tasselli di supporto.
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Lucidare l'ottone
Moltissimi oggetti presenti nelle nostre abitazioni sono di ottone,
un metallo di aspetto molto gradevole ma che a causa dell’usura
e dell’incuria può diventare opaco e sporco. Poiché
spesso i particolari in ottone sono bene in vista o fanno parte
di elementi importanti dell’arredo domestico, periodicamente
conviene provvedere alla loro accurata lucidatura.
1- Per lucidare le maniglie di ottone occorre smontarle dalle porte
su cui sono applicate svitando le viti che bloccano la loro piastra
al serramento.
2- In un recipiente adatto preparate una soluzione di acqua tiepida
e liscivia.
3- Immergete la maniglia nella soluzione e lasciatevela per un
paio d’ore. La soluzione è in grado di rendere lucido
e brillante l’ottone.
4- Togliete la maniglia dalla soluzione e risciacquatela accuratamente.
A questo punto è pronta per essere rimontata sulla porta.
5- Un batuffolo imbevuto di succo di limone è un efficace metodo
per lucidare gli oggetti di ottone.
6- Con il trapano dotato di disco di feltro è possibile rimuovere
la patina che si forma sulla superficie degli oggetti di ottone.
7- Per le macchie scure ponete in un contenitore dell’acqua
tiepida in cui aggiungete dell’acido acetico al 50%.
8- Con una paglietta fine o uno straccio piuttosto ruvido applicate
la soluzione di acqua e acido acetico sulle parti.
9- Completate il trattamento applicando sull’oggetto del flatting
trasparente per legno.
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Riparare un vaso rotto
Se si rompe un vaso, o un altro oggetto di ceramica, cui siamo particolarmente
affezionati, niente paura: è possibile ripararlo anche se
è ridotto in mille pezzi. Grazie ai moderni preparati chimici
come le colle cianoacriliche e gli stucchi ceramici, è possibile
porre rimedio anche a danni che sembrano irreparabili. L’unica
cosa che si richiede in questo lavoro è una assoluta precisione.
Recuperate tutti i frammenti del vaso che si è rotto, anche
i più piccoli. Pulite bene la linea di frattura con benzina
in modo da rimuovere eventuali tracce di sporco
Assemblate provvisoriamente i frammenti del vaso con nastro adesivo
di carta, in modo da capire in quale posizione andranno collocati
durante l’incollaggio e se qualche pezzo manca all’appello
Applicate, lungo le linee di frattura dei cocci, colla cianoacrilica
a presa immediata e ricostruite il vaso. Non toccate la colla con
le dita: usate guanti e fate particolare attenzione
Passate su tutta la superficie del vaso uno straccio imbevuto di
alcool
Se sulla superficie del vaso rimangono fori o fessure, riempiteli
con stucco ceramico bicomponente. Lisciatelo bene per rendere la
superficie regolare
Quando lo stucco è asciutto carteggiatelo per regolarizzare
eventuali sbavature
Riempite il recipiente con acqua per individuare fori e fessure
rimasti
Se l’acqua è filtrata attraverso qualche fessura riempitela
con ulteriore stucco ceramico
Se il vaso che è stato riparato non possiede decorazioni
di particolare interesse, può essere trattato con cementite
e uno smalto ceramico adatto. In questo modo la riparazione diventerà
del tutto invisibile
Per proteggere un vaso da urti e cadute aumentando la sua stabilità,
conviene riempirlo parzialmente di sabbia.
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Sostituire la cinghia delle tapparelle
Le tapparelle vengono sollecitate ogni giorno e non è raro
che subiscano rotture o presentino un'usura piuttosto marcata. L'intervento
che più spesso si rende necessario è la sostituzione
della cinghia di sollevamento strappata o molto usurata e pericolosa.
Intervenire é facile, ma è necessario farsi aiutare
da qualcuno.
Aprite il cassonetto spostando verso l’alto il pannello anteriore
fino a liberarlo dall’incastro, quindi tiratelo verso il basso
per asportarlo. Fatevi aiutare da qualcuno per posarlo a terra.
I cassonetti possono presentare sistemi di apertura molto vari:
quello raffigurato è uno dei più usuali
Eliminate la vecchia cinghia, in parte avvolta sulla puleggia del
rullo, sfilandola dai rullini del cassonetto e dalla fessura nella
puleggia
Alzate completamente la tapparella agendo con le mani sul rullo
e sulla puleggia, quindi bloccatela in posizione con una coppia
di listelli o con sistemi altrettanto sicuri
Fate passare la nuova cinghia nei rullini del cassonetto, quindi
fissatela sulla puleggia , con un nodo, dopo averle fatto fare due
giri. Potete far scendere la tapparella
Estraete l’avvolgitore dalla sua sede e liberatelo dalla vecchia
cinghia. Quindi “caricatelo” ruotandolo più volte
con le mani
Fate passare la nuova cinghia nei rullini guida e bloccatela all’avvolgitore
con l’apposita vitina. Potete, quindi, inserire l’avvolgitore
nella sua scatola
Fissate l’avvolgitore al muro stringendo le apposite viti.
Quindi alzate piano la tapparella per verificarne il funzionamento
Se mancano, a causa di rottura applicate all’estremità
inferiore gli appositi fermi di gomma
Applicate un poco di olio minerale sulle guide per facilitare lo
scorrimento della tapparella
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Sedie di paglia
Pulizia delle sedie di paglia
Per pulire perfettamente le sedie impagliate spolveratele bene con
un pennello, quindi spazzolatele con una soluzione di un litro d'acqua
calda nel quale avrete sciolto una manciata di sale grosso.
Attenzione a non bagnare il legno. Invece per sbiancare l'impagliatura
strofinatela con un litro di acqua unito a un decilitro di acqua
ossigenata.
Consiglio
Per impedire che la sporcizia e la polvere si annidino nelle fessure
presenti sul sedile delle sedie di paglia spruzzate su di esso una
vernice poliuretanica di tipo trasparente.
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Macchie sui sanitari
Le macchie superficiali spesso vengono via sfregandovi sopra un
limone tagliato a metà. Per le macchie scure, specialmente
di ruggine, mescolate del borace con succo di limone e sfregate.
Per far tornare brillante un lavabo ingiallito lavatelo con una
soluzione di sale e trementina.
Se è invece la vasca da bagno a essere molto macchiata,
mescolate dell’acqua ossigenata con cremor di tartaro (viene
venduto in farmacia). Con uno spazzolino sfregate energicamente
la vasca con questo impasto poi risciacquate bene.
Se le macchie non vengono via versatevi sopra dell’impasto
e aggiungetevi una goccia o due di ammoniaca per uso domestico.
Lasciate agire un paio d’ore prima di sfregare.
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Pulire i paralumi
I paralumi rappresentano un complemento dell'arredamento domestico
molto esposto alla polvere. I materiali delicati e deperibili di
cui sono fatti rendono la loro pulizia un'operazione particolarmente
delicata.
I paralumi di materiale lavabile, lino, crêpe, chiffon, si
possono pulire con una soluzione leggera di acqua calda e detersivo.
Strofinate delicatamente con un panno morbido, poi sciacquate sotto
acqua fredda corrente. Tamponate con una spugna e lasciate asciugare.
Se la stoffa cede dopo il lavaggio, tenderla facendo ruotare il
paralume vicino a una fonte di calore.
I paralumi in fibra di vetro si puliscono con un panno umido.
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Come sostituire un portalampada
Per portalampada s'intende la sede in cui deve esser collocata la
lampadina per il suo funzionamento; esso è costituito dai
seguenti elementi.
-un supporto filettato, che serve per il fissaggio del portalampade
all'impianto d'illuminazione (lampadario, abatjour,ecc.);
-un corpo interno, dove vengono collegati i conduttori portatori
di corrente;
-una ghiera metallica che congiunge il corpo interno alla ghiera
isolante e su cui viene awitata la lampadina;
-una ghiera isolante, estremità superiore del portalampade
che permette l'installazione delle lampadine senza correre pericoli
di scossa.
È opportuno che la piattina dei morsetti situata nel corpo
interno e la ghiera isolante nel caso si vogliano installare lampadine
di grande potenza, siano in materiale porcellanato molto più
resistente al calore rispetto alla plastica. Prima della sostituzione
di un portalampade, se questo è collegato all'impianto di
alimentazione, è indispensabile interrompere il flusso di
corrente azionando l'interruttore generale
Per una corretta installazione bisogna innanzitutto, smontare il
portalampade nuovo nelle parti sopraelencate. Far passare il cavo
elettrico attraverso il foro del supporto filettato. Tagliare le
vecchie estremità dei fili e crearne di nuove togliendo alcuni
centimetri di guaina isolante con l'aiuto di uno spellafilli o,
più semplicemente, di una lama, facendo attenzione per non
incidere anche il filo elettrico.
Arrotolare su se stesse le due estremità e disporle ad anello;
ricoprire con del nastro isolante la parti di filo scoperte, tranne,
evidentemente i due anelli. Fissare le due estremità del
morsetto isolante del corpo interno, infilando le viti nei due anelli
e serrandole nei rispettivi alloggiamenti Infilare ii morsetto isolante
nel supporto, senza sforzare, e avvitare. Avvitare, successivamente,
prima la ghiera metallica e poi la ghiera isolante; infine fissare
il portalampade, stringendo la vite del supporto filettato.
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La redazione di megghy.com
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