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[COMBATTIMENTI E DADI] Magia sì, armi no.
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Cotillion 21-05-2008 22:00 | Ecco che il vostro brutto antipatico è tornato a far visita a questa bacheca, volendo sollevare un'altra questione, che vede contrapposto il combattimento magico contro quello con armi convenzionali.
La differenza è sostanzialmente questa: per menare un fendente, un pugno, scoccare un dardo/freccia, scagliare un pugnale, etc. ci si rimette alla pura coerenza dei giocatori, in quanto la maggior parte ritiene i dadi anti-interpretazione. Avviene poi, tuttavia, che per castare una magia si è obbligati ad effettuare un tiro per determinare se sia andata o meno a compimento. Perché dunque nel primo caso tutto è lasciato alle decisioni del player, mentre al secondo ci si avvale di un mezzo, il dado, che influisce nelle stesse scelte del giocatore che prima vengono invece tutelate? Sì è vero, sono anni che sono quì nel gioco, ma francamente non ho mai compreso la differenza; e non vuole nemmeno essere una provocazione o lamentela, semplicemente una sana discussione su una questione che io reputo non troppo chiara e paritaria. |
Morrowind 23-05-2008 13:14 | Dado o non dado, alla fine questa sembra la questione base.
Semplicemente il Dado non si può usare nei combattimenti:: Se noi volessimo un combattimento matematicamente perfetto basta comprare un gioco per PC alla Oblivion. Se noi volessimo un sistema di dadi che tenga conto di tutte le variabile basta adottare il sistema Roll Master, in cui esiste un solo libro con le variabili di dado da -100 a +100 di tutto ciò che può accadere con un'arma. Ogni due pagine grandi c'è una tipologia di arma. Il problema è che la maggior parte dei nuovi si annoiano di leggere la guida, figuriamoci impostare il gioco su regole così precise. In più lì c'è una mente super partes, quale il Master, che velocizza e arbitra le cose. Non siamo qui per combattere, ma per interpretare il combattimento. Non è bravo quello bravo a picchiare, ma quello che esprime emozioni nel combattimento. Mi ripeto, se volessimo il vero combattimento ci saremmo già rivolti ad un Oblivion. Qual è il problema dell'Isola dei Villaggi? Semplice: La Magia non viene considerata un'arma come le altre. Il mago è come un arciere, ha in mano solo dei proiettili diversi. Per me bisogna estrarre, mirare e lanciare. Come riusciamo ad interpretare un lancio di una balestra, così dovrebbe essere fatto per la magia. A parere mio l'introduzione del dado non è una questione di miglioria del GDR, ma una questione etica. Alcuni GDR On-Line offrono un prodotto, altri un altro. Noi offriamo il GDR della libera interpretazione, altri invece quelli del dado. Io paradossalmente partecipo a 3 gdr: L'Isola, che conosciamo noi tutti. Una di D&D, dove si lanciano i dadi anche per vedere. Una dove si usano i pensieri e le azioni di 18 righi. Perchè? Perchè semplicemente ogni tanto mi gira di cambiare XD. Tutto ciò per dire che nessun sistema è giusto, ma è giusto seguire il gusto dell'utenza. Per ora ho sempre visto e ascoltato gente che ci tiene all'interpretazione più che al dado, quindi nell'isola di villaggi mi comporterò di conseguenza. |
Cotillion 23-05-2008 13:57 | Bene Morro, penso che tra tutti tu sia quello che meglio abbia colto il senso del post, e te ne sono grato.
A parte il fatto che dissento dalla tua diagnostica del dado, ma quì rientriamo nella sfera di gusti personali, il punto da te inquadrato è proprio quello emerso dalle ultime righe che hai scritto: se all'Isola si è optato per il non-dado, perchè non si conforma anche il lancio magie a questa strategia? |
Manfred 23-05-2008 15:07 | Io per evitare altri commenti sgradevoli eviterei la discussione . |
Cotillion 23-05-2008 15:18 | Si discute tranquillamente, come una comunità dovrebbe fare. Se davvero avevi intenzione di non partecipare non avresti risposto con quel medssaggio, che lascia invece volutamente sottindere che non ti è andato a genio qualcosa di quello che ho scritto io o altri.
Se vuoi siamo sempre quì, nessuno morde, nessuno s'arrabbia; si discute su tematiche inerenti il gioco. Nel mio caso sono anche ben propenso a leggere cose sgradevole, non mi scandalizzo. :P |
Xale 23-05-2008 15:21 | Sono ignorante, scusate, ma posso sapere in che modo un casting può essere influenzato da fattori esterni quali quelli del combattente?
L'unica fase che potrebbe incidere, sempre dal mio punto di vista, sarebbe quelal appunto della concentrazione come diceva WREN eppure viene già tenuta di poco conto quella visto che si riesce quasi sempre, il dado è solo una formalità per il lancio della magia, perché si presuppone che con meno punti caratteristica tu giocatore mago abbia giocato meno il mago e quindi che tu sia meno abile a fare magie. Ora questo è vero fino ad un certo punto perché anche in quel caso è raro trovare un mago che sbagli incanto, non impossibile, capita qualche volta, ma giusto qualche volta. Chiaro che se poi il mago si crea i suoi bei punticini giocando con la donna e se li mette a "MENTE", bè quello sta alla coerenza del giocatore. In un combattimento l'uso del dado per quanto mi riguarda è TABU: troppe cose devono essere tenute in considerazione perché un DADO (che non è una mente ordinatrice ma è puro caso influenzato dalle caratteristiche) possa dare un esito congruente. Se io descrivo che salto di 6 metri e scaglio un fendente fortissimo mirato a spaccare a metà la zucca del mio avversario e poi vinco con il tiro dado il colpo va a segno e non succederebbe se ci fosse un giocatore coerente dall'altra parte. Nei maghi, come dicevo, non vedo tutte queste variabili, potrei conoscerle? |
Lucius 23-05-2008 15:26 | Io vedo la magia e quindi l'effetto dell'incanto (in questa land) come il frutto di un processo prettamente mentale.
Quindi chi "riceve" l'incanto, chi lo "subisce" avrà molte difficoltà (più di chi cata a mio avviso) ainterpretare la sua riuscita o meno. Per questo il dado lo vedo bene. Vicecersa un corpo a corpo è frutto di azioni prettamente fisiche e chi le "riceve" o le "subisce" (previa coerenza ecc ecc) può ben interpretare e "esitare" i vari colpi. Per questo dico che il dado nei combattimenti è inutile. Forse, e lo dico come eventuale extrema ratio, potrebbe rivelarsi utile nelle armi da scocco. (balestre e archi). Ma lo dico SOLO ed ESCLUSIVAMENTE perchè ritengo la "classe arciere" molto penalizzata. |
Rakshasa 23-05-2008 16:49 | Incanti troppo forti?
Possiamo anche cambiarli, quello non è un problema. Ma sinceramente sono sempre andati bene finora, come mai questa considerazione ora (ricordiamoci che i Monaci del Senza Nome, che annoveravano tra i lloro membri sia il tuo personaggio Ramsay che il citato in altra discussione Kraven, avevano incanti molto più forti degli attuali). Si dice sempre la magia è più forte all'isola. Ora non va bene più? Rimango perplessa, e favorevole comunque all'uso dei dadi, Finora ha funzionato bene, dare un margine di fallimento all'incanto mi sembra quasi naturale, forse perchè questo sistema è collaudato e funziona. Perciò, sostanzialmente contraria a cambiare la modalità e, lo ripeto, molto perplessa dal sostenere ora che gli incanti siano troppo forti proprio da te Paolino. Non voglio chiaramente andare in flame, ma sommando la discussione precedente sulle magie, c'è qualcosa che vuoi dirci al di là di tutte queste riflessioni? I miei sensi di ragno pizzicano. |
Rakshasa 23-05-2008 16:50 | P.S.: solo ora per Mari.
La nostra gilda cerca, al momento, di insegnare a non fare copia incolla, però ahimè. chiariamoci. Un'azione di casting è un'azione di casting. Per quanto possa variare la sostanza è quella, non abbiamo tutta una rosa di movimenti e colpi come i guerrieri. |
Aster 23-05-2008 16:57 | Al Di là di tutto il Discorso rispondo a Mala e concordo con chi, prima di me, ha detto una cosa giusta:
Come nei combattimenti si è influenzati da mille fattori esterni o interni, anche la magia dovrebbe essere improntata in modo uguale. Un mago che casta su una nave in balia delle onde, a meno che non sia un mango portentoso, non sarà certo una passeggiata, per lui, concentrarsi. Il fatto che non si sia visto non vuol dire che non andrebbe fatta come cosa, non accuso nessuno, sia chiaro. Il Sostanziale problema è che il Pg mago e formato da mille e uno risvolti, duemila tematiche da affrontare per la sua caraterizazione e milioni di ragionamenti sugli effetti che la magia ha sull'essere umano e su ciò che lo circonda e non sempre questi ragionamenti sono facili da fare; attenzione, ho detto che non sono facili, ma anche qui, non ho detto che non andrebbero fatti. |
Rakshasa 23-05-2008 17:30 | Sì, ma Aster, la domanda è: si spera di ottenere questo togliendo i dadi?
Prima otteniamo questo, poi, semmai, togliamo i dadi. E poi non credo sia possibile generalizzare: c'è il caster mediocre che non considera nessun fattore, c'è il guerriero mediocre che fa altrettanto. Ahimè, come ci si regola? Non sono di certo passibili di sanzione. |
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