All’ombra della
casa
All’ombra della casa tua, Signore,
è gioia convenire
per chiederti l’atteso Redentore,
che i cieli voglia aprire.
Cristo verrà, alleluia!
Pianterà la sua tenda fra noi, alleluia!
La viva fede nella tua Parola
conforta la tua Chiesa
e dona speranza che consola
nel gemer dell’attesa.
All’ombra della Croce
All’ombra della Croce
ti invocherò pentito,
cercando te, Signor.
Saprò, con grande pace,
che non potrò temere
accanto a te che sai soffrir.
Ritornerò, Signore:
la vita che mi doni
mi condurrà da te.
A te dirò quel giorno,
con infinita gioia,
che tutto sei per me, Signor.
Allora Mosè
Allora Mosè e gli Israeliti
cantarono questo canto al Signore
e dissero:
voglio cantare in onore del Signore,
perché ha mirabilmente trionfato.
Ha gettato in mare
cavallo e cavaliere.
Mia forza e mio canto è il Signore:
egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare,
è il Dio di mio padre
e lo voglio esaltare.
Dio è prode in guerra:
si chiama Signore!
Il Signore regna
in eterno e per sempre.
Gli Israeliti
avevano camminato sull’asciutto
in mezzo al mare.
Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne,
prese in mano un timpano:
dietro a lei uscirono le donne,
coi loro timpani formando cori di danze.
Maria fece loro cantare il ritornello:
cantate al Signore
perché ha mirabilmente trionfato:
ha gettato in mare
cavallo e cavaliere!
Al nome della madre
Al nome della Madre,
la donna tutta luce,
s’illumini di gioia
lo sguardo dei suoi figli.
Ave, ave, Maria! (4 volte)
A lei, che premurosa
accorse mediatrice,
si volga fiducioso
chi soffre dura prova.
Con lei, che non fu vinta
nell’ora di amarezza,
impari il cuore incerto
la forza dell’attesa.
Da lei, che fu prescelta
tra i semplici di cuore,
ci venga la sapienza,
per rinnovare il mondo.
Al tempo di lasciarci
Al tempo di lasciarci,
a cena con i suoi
la vita sua per sempre ci donò:
«Nel segno dell’amore
mangiate questo pane:
è il corpo mio che è dato per
voi».
L’amore non ha tempo,
la morte non lo vince;
il seme che è gettato fiorirà:
«Nel segno dell’amore
bevete questo vino:
è il sangue mio versato per voi».
E noi, nella memoria
del gesto suo fraterno,
quel dono sull’altare riceviamo:
amiamoci l’un l’altro,
come ci ha amati lui:
domani un nuovo giorno sarà.
Al tuo presepe
Al Tuo presepe noi veniam, Bambin Gesù,
offriamo poche cose a Te, dolce Signor:
un pane per chi ha fame, un panno per chi trema
questo è il vero dono che vuoi Gesù.
Gli angeli in coro su nel ciel, Bambin Gesù,
cantan la ninna nanna a Te, dolce Signor:
un canto per chi soffre e una parola amica
questo è il vero dono che vuoi Gesù.
Tua madre sorridendoti, Bambin Gesù,
Ti stringe forte, forte al cuor, dolce Signor:
dona anche a noi la forza d’aprire il
nostro cuore
ai nostri e tuoi fratelli, Bambin Gesù.
A lui la mia vita darò
Al Signore! Al Signore: a lui la mia vita darò!
(2 volte)
Signore che creasti me... a lui la mia vita
darò!
Soffrendo hai salvato me... a lui la mia vita
darò!
La vita... a lui la mia vita darò!
Signore... a lui la mia vita darò!
Per lui non mi fermerò... a lui la mia
vita darò!
A tutti lo griderò... a lui la mia vita
darò!
Griderò... a lui la mia vita darò!
Signore... a lui la mia vita darò!
Amar come Gesù
Un giorno una bambina mi fermò
aveva carta e penna, lì, con sé;
Doveva fare un compito e perciò
guardandomi negli occhi domandò:
“Vorrei sapere, Padre, cosa fare
per avere la felicità”.
Amar come Gesù amò,
sognar come Gesù sognò,
pensar come Gesù pensò,
scherzar come Gesù scherzò,
sentir come Gesù sentiva,
gioir come Gesù gioiva,
e quando arriverà la sera
tu ti senti pazza di felicità.
Sentir come Gesù sentiva,
Gioir come Gesù gioiva,
e quando arriverà la sera
tu ti senti pazza di felicità.
Sentendomi dettare tutto ciò,
mi disse che era bello, ma però
mi disse di ripetere perché
potesse calma scrivere con me.
Un sorriso angelico ricominciò
pensando alla felicità.
E quando, ripetendo, terminai,
dal foglio non staccava gli occhi suoi;
allora accarezzandola spiegai
di scrivere con molta fedeltà.
Ed ella soddisfatta un bacio mi donò
e insieme a me così cantò.
Amare questa vita
Erano uomini senza paura
di solcare il mare pensando alla riva
barche sotto il cielo,
tra montagne e silenzio,
davano le reti al mare
vita dalle mani di Dio.
Venne nell’ora più lenta del giorno,
quando le reti si sdraiano a riva;
l’aria senza vento
si riempì di una voce
mani cariche di sale
sale nelle mani di Dio.
Lo seguimmo fidandoci degli occhi,
gli credemmo amando le parole:
fu il sole caldo a riva
o fu il vento sulla vela
o il gusto e la fatica di rischiare
e accettare quella sfida?
Prima che un sole più alto vi insidi,
prima che il giorno vi lasci delusi,
riprendete il largo
e gettate le reti:
barche cariche di pesci,
vita dalle mani di Dio.
Lo seguimmo fidandoci degli occhi,
gli credemmo amando le parole:
Lui voce Lui notizia,
Lui strada e Lui sua meta,
Lui gioia imprevedibile e sincera
di amare questa vita!
Erano uomini senza paura
di solcare il mare pensando alla riva.
Anche quella sera,
senza dire parole,
misero le barche in mare:
vita dalle mani di Dio.
Misero le barche in mare:
vita dalle mani di Dio.
Amatevi fratelli
Amatevi fratelli come io ho amato voi:
avrete la mia gioia che nessuno vi toglierà.
Avremo la sua gioia che nessuno ci toglierà
Vivrete insieme uniti
come il Padre è unito a me:
avrete la mia vita, se l’amore sarà
con voi.
Avremo la sua vita, se l’amore sarà
con noi.
Vi dico queste parole
perché abbiate in voi la gioia.
Sarete miei amici se l’amore sarà
con voi.
saremo suoi amici se l’amore sarà
con noi.
Amico mio
Amico mio non temere più la notte
guarda quante stelle in cielo
splendono per te: le ho accese io
perché tu non fossi triste
e alla sera quando dormi
ne accendo una in più.
Ho visto un bimbo che piangeva
e mi ha guardato, mi ha guardato
e mi ha sorriso proprio come te.
Amico mio non tenere più il silenzio
senti quante voci ormai cantano con te.
Non pianger più per le strade della
terra:
una strada bianca c’è per venir
da me.
Ho visto un fiore era bianco e delicato
era come il tuo sorriso
e non l’ho strappato.
Amico mio.
Amo
Amo il Signore perché ascolta il grido
della mia preghiera
su di me ha steso la mano nel giorno che
Lo cercavo
Ho invocato il nome del Signore
ed Egli mi ha risposto.
Buono e giusto è il nostro Dio
protegge gli umili e gli oppressi.
Anima mia torma alla Tua pace
il Signore ti ha ascoltato.
Ha liberato i tuoi occhi dalle lacrime
e non sono più caduto.
Anche tu sei mio fratello
Anche se non ti conosco
so che tu sei mio fratello,
figli della stessa pianta
fiori dello stesso prato.
L’acqua che tu bevi il giorno
nasce dalla stessa fonte
in mezzo allo stesso vento
vediamo lo stesso tramonto.
Anche tu sei mio fratello
anche tu sei uguale a me.
Non importa se sei rosso
se sei giallo oppure nero
hai le stesse mie mani
sei un ragazzo come me.
Anche se non ti conosco
so che tu sei mio fratello,
lo stesso cielo su noi
i miei occhi sono uguali ai tuoi.
|