Google
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LITURGIE lettera "E"

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò......
 

E allora parlerò di te

Il racconto dell’uomo

ha soltanto un inizio

nel mistero della tu Parola

che ha creato la terra e la storia

di sempre.

Io lo conosco

questo tuo pensare

ad ogni più piccolo figlio

come a un eterno progetto

che, con pazienza, si compie,

lungo la strada del mondo.

E allora parlerò di te,

Signore della mia allegria,

di quando ci hai chiamato amici,

chiedendo di annunciarti al mondo.

E allora parlerò di te,

dell’unica speranza, sai,

che ho avuto in ogni istante, e ancora,

mi accogli per lasciarmi amare.

E allora parlerò di te,

Signore della mia allegria.

Il cammino dell’uomo

troppo spesso si perde

nel rimpianto di gesti e silenzi,

nel volere assoluto che nega

la vita.

Io la conosco

l’inattesa gioia:

saperti di nuovo vicino

mentre raccogli i mie passi

e, nel perdono infinito,

spezzi ogni vincolo antico.

Il futuro dell’uomo

appartiene all’eterno:

nella casa della vita nuova

c’è già posto per ogni fratello

che nasce.

Io ti conosco

nell’immenso dono

del pane spezzato per tutti,

quando nessuno comprese

che presto saresti tornato

per stare ogni giorno con noi.

 

E allora vai

E allora vai, vendi tutto quello che hai e vieni con me.

Lui stava parlando, seduto sopra i gradini,

di quella casa bianca, in mezzo a tanti bambini;

erano tutti sudati, Pietro cercava da bere,

c’erano tanti soldati, io non riuscivo a vedere.

Mi fece avanti pian piano, finche non giunsi tra i primi,

tenevo la testa bassa, e gli occhi fissi ai gradini;

Lui continuava a parlare, sembrava dicesse a me,

guardavo fisso per terra e mi chiedevo perché.

Sentivo quelle parole, ma non volevo capire,

poi mi riprese la folla e non lo volli seguire;

Lui stava parlando, seduto sopra i gradini

di quella casa bianca, in mezzo a tanti bambini.

 

È bello andar

È bello andar coi miei fratelli

per le vie del mondo

e poi scoprire te nascosto in ogni cuor.

E veder che ogni mattino tu

ci fai rinascere e fino a sera

sei vicino nella gioia e nel dolor.

Grazie perché sei con me,

grazie perché se ci amiamo

rimani tra noi.

È bello udire la tua voce

che ci parla delle grandi cose

fatte dalla tua bontà.

Vedere l’uomo fatto a immagine

della tua vita, fatto per conoscere

in te il mistero della Trinità.

È bello dare questa lode a te,

portando a tutto il mondo

il nome tuo, Signor, che sei l’Amor.

Uscire e per le vie cantare

che abbiamo un Padre solo e tutti quanti

siamo figli veri nati dal Signor.

<<<INDIETRO AVANTI>>>


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONTATTACI  Privacy ©-2004-2015 megghy.com-Tutti i diritti sono riservati