E allora parlerò di te
Il racconto dell’uomo
ha soltanto un inizio
nel mistero della tu Parola
che ha creato la terra e la storia
di sempre.
Io lo conosco
questo tuo pensare
ad ogni più piccolo figlio
come a un eterno progetto
che, con pazienza, si compie,
lungo la strada del mondo.
E allora parlerò di te,
Signore della mia allegria,
di quando ci hai chiamato amici,
chiedendo di annunciarti al mondo.
E allora parlerò di te,
dell’unica speranza, sai,
che ho avuto in ogni istante, e ancora,
mi accogli per lasciarmi amare.
E allora parlerò di te,
Signore della mia allegria.
Il cammino dell’uomo
troppo spesso si perde
nel rimpianto di gesti e silenzi,
nel volere assoluto che nega
la vita.
Io la conosco
l’inattesa gioia:
saperti di nuovo vicino
mentre raccogli i mie passi
e, nel perdono infinito,
spezzi ogni vincolo antico.
Il futuro dell’uomo
appartiene all’eterno:
nella casa della vita nuova
c’è già posto per ogni
fratello
che nasce.
Io ti conosco
nell’immenso dono
del pane spezzato per tutti,
quando nessuno comprese
che presto saresti tornato
per stare ogni giorno con noi.
E allora vai
E allora vai, vendi tutto quello che hai e
vieni con me.
Lui stava parlando, seduto sopra i gradini,
di quella casa bianca, in mezzo a tanti bambini;
erano tutti sudati, Pietro cercava da bere,
c’erano tanti soldati, io non riuscivo
a vedere.
Mi fece avanti pian piano, finche non giunsi
tra i primi,
tenevo la testa bassa, e gli occhi fissi ai
gradini;
Lui continuava a parlare, sembrava dicesse
a me,
guardavo fisso per terra e mi chiedevo perché.
Sentivo quelle parole, ma non volevo capire,
poi mi riprese la folla e non lo volli seguire;
Lui stava parlando, seduto sopra i gradini
di quella casa bianca, in mezzo a tanti bambini.
È bello andar
È bello andar coi miei fratelli
per le vie del mondo
e poi scoprire te nascosto in ogni cuor.
E veder che ogni mattino tu
ci fai rinascere e fino a sera
sei vicino nella gioia e nel dolor.
Grazie perché sei con me,
grazie perché se ci amiamo
rimani tra noi.
È bello udire la tua voce
che ci parla delle grandi cose
fatte dalla tua bontà.
Vedere l’uomo fatto a immagine
della tua vita, fatto per conoscere
in te il mistero della Trinità.
È bello dare questa lode a te,
portando a tutto il mondo
il nome tuo, Signor, che sei l’Amor.
Uscire e per le vie cantare
che abbiamo un Padre solo e tutti quanti
siamo figli veri nati dal Signor.
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