Io l’attirerò a me
Io l’attirerò a me,
la condurrò nel deserto,
e parlerò al suo cuore,
- dice il Signore -.
E canterai come nei giorni
della tua giovinezza.
Tu non sarai più l’abbandonata:
sei mia per sempre.
Ti veglierò come una madre
veglia sul suo bambino,
poi mi chinerò sopra di te
per darti il mio cibo.
Ti chiamerò «Popolo mio»,
figlio del Dio vivente.
Io sarò per te come rugiada,
e i frutti verranno.
E crescerà la tua stirpe
come le sabbie del mare.
Io ti sazierò di olio e grano,
o popolo mio.
Io mi affido a te
Io mi affido a te
come uccello all’aria
che lo porta su nel cielo
come il manto d’erba alla notte
che lo ristora.
Mi do alle tue braccia
come bimbo a sua madre
e non conta ciò che è stato:
io sono solo il tuo abbraccio
che mi tiene ora.
Promessa ad ogni passo
del mio cammino
lungo il deserto arido
nel bosco verde, nel piano lavorato,
in ogni istante del mio andare.
Io mi affido a te,
la mia pace in te,
mia casa, mio rifugio,
Padre pietoso accogli il mio niente nella tua
vita.
Io mi affido a te. (3 volte)
Io non sono degno
Io non sono degno di ciò che fai per
me,
tu che ami tanto uno come me,
vedi non ho nulla da donare a te
ma se tu lo vuoi prendi me.
Sono come la polvere alzata dal vento
sono come la pioggia caduta dal cielo
sono come una canna spezzata dall’uragano
se tu, Signore, non sei con me.
Contro i miei nemici tu mi fai forte,
io non temo nulla e aspetto la morte,
sento che sei vicino, che mi aiuterai,
ma non sono degno di quello che mi fai.
Io sento la tua voce
Io sento la tua voce,
e vengo a te, Signor:
pel sangue sparso in Croce
mi salvi, o Redentor.
Mi prostro innanzi a te,
pregandoti con fè:
e tu, Signore, salvami:
pietà, pietà di me!
Oh, quanto debol sono
tu sai, o buon Gesù:
insiem col tuo perdono
mi dai la tua virtù.
A te, Gesù, speranza
domando, fede e amor;
da te costanza aspetto,
e pace, pace al cuor.
Io sono il pane vivo
Io sono il pane vivo disceso dal cielo.
Chi mangia di questo pane vivrà in eterno,
e il pane che io darò è la mia
carne
per la vita del mondo.
Io ti cerco Signore
LA SAMARITANA
Io ti cerco Signore,
come l’acqua sorgente:
come fresca rugiada
per la terra riarsa.
Il tuo sguardo mi accoglie,
tu sai tutto di me:
e ridesti la fonte della vita
che è in me.
Mio Signore,
tu come l’acqua sei della vita che rinasce.
Nel cammino tu luce splendida
che ci libera dal male.
I FARISEI E ABRAMO
La famiglia di Abramo
sono i figli di Dio:
sono uomini e donne
liberati dal male.
Per amore si nasce,
per la fede si vive,
e nel grembo di Dio,
non si muore mai più!
IL CIECO NATO
Il tuo sguardo rivolgi
anche a me, Figlio atteso,
io non vedo il tuo volto,
ma ti ascolto parlare.
Io mi affido alla voce
che ha parole di vita:
se tu ascolti il mio grido
so che un giorno vedrò!
LAZZARO
Tu sai bene del pianto
che non lascia parole
nel silenzio mortale
di coloro che ami.
Tu che sfidi la morte
che minaccia ogni fede,
dei tuoi fragili amici
abbi cura mio Dio.
Io ti chiedo perdono
Io ti chiedo perdono, io ti chiedo perdono,
io ti chiedo perdono, Signore.
Io ti offro
Io ti offro la mia vita, o mio Signore,
io ti offro tutto di me, tutto di me, tutto
di me.
Chiunque in te spera non resta deluso,
chiunque in te spera non resta deluso.
Ci hai dato la vita tra i veri viventi,
ci hai dato la vita tra i veri viventi.
Io voglio cantare
Io voglio cantare l’amore e la giustizia,
inneggiando a te, Signore.
Chi salirà la tua montagna, Signore?
Chi abiterà nella tua tenda?
Chi ha mani innocenti e cuore puro.
Beato l’uomo che ama la tua legge,
cerca le tue vie giorno e notte:
fiorirà come cedro sul Libano.
È come l’albero che cresce lungo
il fiume:
dona rigoglioso il suo frutto,
le sue foglie non temono l’arsura.
Ho visto l’empio che fioriva esultante;
quando ritornai era svanito.
È scomparso come pula nel vento.
Nella mia vita molti anni son trascorsi:
non ho visto il giusto abbandonato.
Solo in te, o Signore, è la mia pace.
Irrompe la luce del giorno
Irrompe la luce del giorno,
disperde le ombre del cielo;
il Cristo risorto da morte
è luce per tutti i credenti.
È lui che raccoglie la Chiesa
e invita alla lode i suoi membri.
Cantiamo l’amore del Padre
che a noi si rivela nel Figlio.
Insieme facciamo memoria
del Cristo che è morto ed è vivo:
viviamo il mistero pasquale
che compie la nostra salvezza.
Rinati a una viva speranza
mediante la Pasqua di Cristo,
vegliamo in attesa del giorno
che mai non vedrà più tramonto.
Allora la fede avrà fine,
perfetta sarà la visione
perenne la lode a te, Padre,
col Figlio e lo Spirito Santo. Amen.
Israele libero
Israele libero
con frumento e miele.
Dio dei nostri padri,
hai nutrito sempre
con misericordia.
Ma fior di frumento,
miele dalla roccia,
lasciano pur sempre
che la morte vinca
l’uomo tanto fragile.
Solo un pane vivo,
dal cielo mandato,
libera da morte,
nutrimento vero,
corpo dell’Eterno.
Iuravit Dominus
Iuravit dominus,
Iuravit Dominus,
et non poenitebit eum.
Tu es sacerdos in aeternum,
secundum ordinem Melchisedech.
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