Questa è la volontà del Padre
Questa è la volontà del Padre:
fare di Cristo il cuore del mondo,
il cuore del mondo.
Rendiamo lode al Padre
che avvolge di luce
i progetti del nostro domani,
chiara visione di misteri profondi,
per portare nel mondo speranza,
permettendo all’uomo di spaziare
nell’immensa ricchezza del suo amore.
Seguiamo la Parola
che chiama alla vita
i pensieri dell’uomo smarrito,
dove l’amore non conosce declino,
risvegliando nei cuori la pace,
desiderio infinito di chi lotta
per donare alla storia un volto umano.
Lasciamo possedere
le nostre esigenze
totalmente da Cristo Signore,
sublime ideale di lieti orizzonti,
in cammino con l’uomo redento,
sulle strade che portano al vero,
dove, liberi, vivono i figli di Dio.
Questa famiglia
Questa famiglia Ti benedice!
Ti benedice, Signore! (2 volte)
Ti benedice perché ci hai fatti incontrare,
perché ci hai dato amore e gioia
per vivere insieme,
perché ci hai dato uno scopo per continuare,
questa famiglia Ti benedice!
Ti benedice perché ci doni pazienza,
e nel dolore ci dai la forza di sperare,
perché lavoro e pane non ci fai mancare,
questa famiglia Ti benedice!
Questa notte
Questa notte non è più notte
davanti a te:
il buio come luce risplende.
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio,
e il Verbo era Dio.
La luce splende nelle tenebre.
Il Verbo era la luce vera
che illumina ogni uomo.
Benedetto il Signore.
Ha visitato e redento il suo popolo.
Un sole che sorge viene a visitarci
per illuminare quelli che stanno nelle tenebre.
Gesù disse: Io sono la luce,
son venuto nel mondo perché
chiunque crede in me
non rimanga nelle tenebre.
Svegliati, o tu che dormi,
destati dai morti,
e Cristo ti illuminerà.
Questo è il giorno di Cristo
Questo è il giorno di Cristo Signore:
alleluia, alleluia!
Celebrate il Signore perché è
buono,
perché eterna è la sua misericordia.
Dicano tutti: egli è buono,
eterna è la sua misericordia.
La destra di Dio si è levata,
il nostro Dio ha fatto meraviglie.
Non morirò, io voglio vivere
per annunciare i tuoi prodigi.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta pietra angolare:
questo ha fatto il Signore,
è grande prodigio ai nostri occhi.
Questo è il mio corpo
Questo è il mio corpo ch’è
dato per voi,
questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue, dice il Signore;
fate questo in memoria di me.
Questo grande Sacramento
Questo grande Sacramento
adoriamo supplici:
ogni antico insegnamento
ceda al rito mistico,
e dei sensi lo sgomento
viva fede superi.
Padre e Figlio veneriamo
con il Santo Spirito,
e l’Altissimo lodiamo
con intenso giubilo.
Gloria, osanna a lui cantiamo
ora e in tutti i secoli. Amen.
Il mistero dell’amore
ogni lingua celebri,
canti il corpo glorioso
ed il sangue inclito
per noi sparso dal Signore,
re di tutti i popoli.
A noi nato, per noi nato
da intatta Vergine,
la Parola ci ha lasciato
che salvezza germina,
e la vita sua conchiuse
con stupendo ordine.
Dato a noi da Madre pura,
per noi tutti s’incarnò,
la feconda sua Parola
tra le genti seminò,
con amore generoso
la sua vita consumò.
Nella notte della cena,
Cristo, nostra vittima,
celebrando la sua Pasqua
in fraterna agape,
dà se stesso come cibo
per nutrire i dodici.
Ecco il pane farsi carne
nel banchetto mistico;
si trasforma in vino il sangue
nel mistero altissimo.
Non i sensi, ma la fede
dà certezza all’anima.
Questo grande Sacramento
veneriamo supplici,
è il supremo compimento
degli antichi simboli.
Viva fede ci sorregga
quando i sensi tacciono.
All’eterno, sommo Dio,
Padre, Figlio, e Spirito,
gloria, onore, lode piena
innalziamo unanimi.
Il mistero dell’amore
adoriamo umili.
Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò,
nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la Parola di Gesù.
Gloria al Padre Onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore
all’eterna carità.
Gloria immensa, eterno amore,
alla santa Trinità.
Genti tutti proclamate
il mistero del Signor,
del suo corpo e del suo sangue
che la Vergine donò,
e fu sparso in sacrificio
per salvar l’umanità.
La Parola del Signore
pane e vino trasformò,
pane in carne, vino in sangue
in memoria consacrò.
Non i sensi, ma la fede
prova questa verità.
Nella notte della cena
coi fratelli di trovò.
Del pasquale sacro rito
ogni regola compì,
e, agli apostoli ammirati,
come cibo si donò.
Qui dove tu ci chiami
Qui dove tu, Padre buono, ci chiami,
come fratelli, vedi, siam riuniti.
Col cuore aperto al dono dell’amore
la nostra fede, lieti, a te cantiamo.
Nessuno sulla terra ha visto Dio,
però lo può conoscere chi ama.
Chi ascolta la Parola del Signore
lo riconoscerà.
Da questo abbiam capito che ci ama:
perché del Figlio suo ci offrì
la vita.
Chi mangia il pane vivo del Signore
con lui risorgerà.
L’amore è il segno vero della
fede,
perché solo d’amore è fatto
Dio.
Chi viene alla sua mensa con amore
la pace troverà.
Qui presso a te Signor
Qui, presso a te, Signor,
restar vogl’io.
È il grido del mio cuor,
l’ascolta, o Dio.
La sera scende oscura
sul cuor che s’impaura.
Mi tenga ognor la fè
qui presso a te.
Qui, presso a te, Signor,
restar vogl’io.
Niun vede il mio dolor,
tu il vedi, o Dio.
O vivo pan verace,
sol tu puoi darmi pace,
e pace v’ha per me,
qui, presso a te.
Quoniam tu illuminas
Quoniam tu illuminas lucernam meam, Domine.
Deus meus illumina tenebras meas.
Quoniam in te eripiar a tentatione.
Quoniam tu illuminas lucernam meam, Domine.
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