Con la morte di Giovanni Paolo II e' finito il secondo pontificato piu' lungo della storia della Chiesa dopo quello di Pio IX durato 32 anni.
Papa Wojtyla avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 18 maggio. Eletto il 16 ottobre 1978 ha guidato la Chiesa cattolica per 26 anni, 7 mesi, 17 giorni.
E' stato il 263mo successore dell'apostolo Pietro.
Citta' del Vaticano - E' tutto previsto per la morte di un pontefice. E lo e' anche per Giovanni Paolo II, fin dal primo momento del decesso. E' stato lo stesso papa Wojtyla, infatti, aggiornando nel 1996 le disposizioni di Paolo VI per la morte del pontefice e per l'elezione del successore, a scrivere la Costituzione Apostolica ''Universi Dominici Gregis''. Si tratta di un documento che non lascia nessuna cosa al caso o all'abuso, neppure nel breve tempo che intercorre tra la morte del papa e l'elezione del successore. ''Appena ricevuta la notizia della morte del Sommo Pontefice, - si legge al paragrafo 17 della Costituzione - il Camerlengo di Santa Romana Chiesa deve accertare ufficialmente la morte del Pontefice alla presenza del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, dei Prelati Chierici e del Segretario e Cancelliere della stessa Camera Apostolica, il quale compilera' il documento o atto autentico di morte. Il Camerlengo deve, inoltre, apporre i sigilli allo studio e alla camera del medesimo Pontefice, disponendo che il personale abitualmente dimorante nell'appartamento privato vi possa restare fino a dopo la sepoltura del Papa, quando l'intero appartamento pontificio sara' sigillato; comunicarne la morte al Cardinale Vicario per l'Urbe, il quale ne dara' notizia al Popolo Romano con speciale notificazione; e parimenti al Cardinale Arciprete della Basilica Vaticana; prendere possesso del Palazzo Apostolico Vaticano e, personalmente o per mezzo di un suo delegato, dei Palazzi del Laterano e di Castel Gandolfo, ed esercitarne la custodia e il governo; stabilire, uditi i Cardinali Capi dei tre Ordini, tutto cio' che concerne la sepoltura del Pontefice, a meno che questi, da vivo, non abbia manifestato la sua volonta' a tale riguardo; curare, a nome e col consenso del Collegio dei Cardinali, tutto cio' che le circostanze consiglieranno per la difesa dei diritti della Sede Apostolica e per una retta amministrazione di questa. E' infatti compito del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, in periodo di Sede Vacante, di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede, con l'aiuto dei tre Cardinali Assistenti, premesso, una volta per le questioni meno importanti, e tutte le volte per quelle piu' gravi, il voto del Collegio dei Cardinali''. Attualmente il cardinale Camerlengo e' lo spagnolo Eduardo Martinez Somalo. I prelati chierici che con lui devono accertare la morte del papa sono tre: Kasteel Karel, Macculi Antonio e Ferrara Vincenzo, tutti monsignori. Il cancelliere che dovra' compilare l'atto autentico di morte e' attualmente l'avvocato Enrico Serafini.
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