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LA
LEGGENDA
DEL PANETTONE
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Si narra che alla vigilia di Natale, nella corte del Duca
Ludovico il Moro, Signore di Milano, si tenne un gran pranzo.
Per quell'occasione il capo della cucina aveva predisposto un dolce particolare,
degno di chiudere con successo il fastoso banchetto. Accortosi
che il dolce era bruciato durante la cottura, il panico
colse l'intera cucina. Per rimediare alla mancanza, uno sguattero
della cucina, detto Toni, propose un dolce che aveva preparato
per sé, usando degli ingredienti che aveva trovato a disposizione
tra gli avanzi della precedente preparazione. Il capo cuoco,
non avendo altro da scegliere, decise di rischiare il tutto per
tutto, servendo l'unico dolce che aveva a disposizione. Un "pane
dolce" inconsueto fu presentato agli invitati del Duca, profumato
di frutta candita e burro, con una cupola ben brunita, fu accolto
da fragorosi applausi e, in un istante, andò a ruba. Un
coro di lodi si levò unanime e gli ospiti chiesero al padrone
di conoscere il nome e l'autore di questo straordinario pane dolce.
Toni si fece avanti dicendo di non avergli ancora dato nessun nome.
Il Duca allora lo battezzò con il nome del suo creatore
e da quel momento tutti mangiano e festeggiano con il "pan del
Toni", ossia il panettone, famoso ormai in tutto il mondo.
Molte ricette tradizionali vengono associate a storie simili, ma
sicuramente questa e' la più bella. |
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