Il giorno ormai scompare
Il giorno ormai scompare,
presto la luce muore,
presto la notte scenderà:
resta con noi, Signore!
E in questa sera preghiamo:
venga la pace vera,
venga la tua serenità,
la tua bontà, Signore.
La grande sera ci attende,
quando la notte splende:
quando la gloria brillerà
apparirai, Signore.
A te, creatore del mondo,
gloria la notte e il giorno,
gloria la Chiesa canterà,
acclamerà: «Signore!»
Il giovane ricco
Lui stava parlando
seduto sopra i gradini
di quella casa bianca
in mezzo a tanti bambini.
Erano tutti sudati,
Pietro cercava da bere,
c’erano anche i soldati,
io non riuscivo a vedere.
Vai, vendi tutto quello che hai
e vieni con me.
E allora vai, vendi tutto quello che hai
e vieni con me.
Mi feci avanti pian piano,
finché non giunsi tra i primi,
tenevo la testa bassa
e gli occhi fissi ai gradini.
Lui continuava a parlare,
Sembrava dicesse a me.
Guardavo fisso la terra
e mi chiedevo perché.
Sentivo quelle parole
ma non volevo capire,
poi mi riprese la folla
e non lo volli seguire.
Lui stava parlando
seduto sopra i gradini
di quella casa bianca,
in mezzo a tanti bambini.
Il mattino di Pasqua
Il Signore è risorto: cantate con noi!
Egli ha vinto la morte, alleluia!
Alleluia, alleluia,
alleluia, alleluia!
Il mattino di Pasqua nel ricordo di lui
siamo andati al sepolcro: non era più
là!
Senza nulla sperare con il cuore sospeso,
siamo andati al sepolcro: non era più
là!
Sulla strada di casa parlavamo di lui
e l’abbiamo incontrato: ha parlato con
noi!
Sulle rive del lago pensavamo a quei giorni,
e l’abbiamo incontrato: ha mangiato con
noi!
Oggi ancora, fratelli, ricordando quei giorni,
ascoltiamo la voce, del Signore tra noi!
E spezzando il suo pane con la gioia nel cuore,
noi cantiamo alla vita nell’attesa di
lui!
Il mistero dell’altare
Il mistero dell’altare
canti lieto l’animo:
il suo corpo e il suo sangue
Cristo ci comunica;
pegno certo di salvezza
offre a tutti gli uomini.
È mandato a noi dal Padre,
nasce dalla Vergine;
nella terra che l’attende
il Vangelo predica;
con noi vive, con noi soffre,
dona senza limiti.
Dai fratelli si congeda
col banchetto mistico;
e, col rito della Pasqua
che devoto celebra,
egli dà se stesso in cibo
per i suoi discepoli.
Rende il pane carne viva
benedice il calice,
muta il vino in sangue vero;
ogni attesa supera.
Ed è Cristo che l’afferma:
noi dobbiamo credergli.
La divina Eucarestia
adoriamo supplici:
Cristo fonda un’era nuova
che non ha più termine.
È la fede che ci guida
non i sensi fragili.
Lode al Padre, onore al Figlio,
ch’egli sempre genera,
sommo gaudio, eterno osanna,
esultante cantico;
gloria all’infinito Amore,
il divino Spirito. Amen.
Il monologo di Giuda
Non fu per i trenta denari,
ma per la speranza che lui, quel giorno,
aveva suscitato in me.
Io ero un uomo tranquillo,
vivevo bene del mio,
rendevo anche gli onori alla casa di Dio.
Ma un giorno venne quest’uomo,
parlò di pace e d’amore,
diceva ch’era il Messia, il mio Salvatore.
Per terre arate dal sole,
per strade d’ogni paese,
ci soffocava la folla con le mani tese.
Ma poi passavano i giorni
e il regno suo non veniva,
gli avevo dato ormai tutto e Lui mi tradiva.
Divenne il cuore di pietra
e gli occhi scaltri a fuggire;
m’aveva dato l’angoscia e doveva
morire.
Appeso all’albero un corpo
che non è certo più il mio,
ora lo vedo negli occhi è il figlio
di Dio.
Il nostro canto sale a te
Il nostro canto sale a te,
leviamo a te le mani,
come incenso in questa lode
della sera.
Signore, t’invoco: presto, vieni a me;
ascolta la mia voce che grida a te.
Sono rivolti a te, o Signore, i miei occhi:
confido in te, proteggi la mia vita!
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo,
per i secoli eterni.
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