PATENTE A PUNTI: VADEMECUM PER IL MULTATO
ROMA - La sentenza della Corte Costituzionale con la
quale e' stata dichiarata l' incostituzionalita' della
norma che prevede la sottrazione dei punti della patente
al proprietario del veicolo se non e' identificato il
responsabile dell' infrazione pone il quesito su come
comportarsi di fronte alla multa che prevede, oltre
all' oblazione, la decurtazione dei punti.
SE I PUNTI SONO STATI GIA' DETRATTI - Secondo gli esperti
non si puo' far nulla, i punti persi non possono essere
restituiti. La norma, infatti, sara' cancellata solo
con la pubblicazione (che avverra' tra qualche giorno)
della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale. La sentenza
della Corte, dunque, non ha rilievo se la multa non
e' stata impugnata nei tempi stabiliti; se l' eventuale
ricorso e' gia' stato respinto; e, comunque, in tutti
i casi in cui il procedimento amministrativo e' gia'
stato concluso con la sottrazione dei punti.
SE LA CONTRAVVENZIONE E' ARRIVATA MA NON E' STATA 'DEFINITA'
- In questo caso puo' essere invocata, perche' sia applicata,
la sentenza della Corte Costituzionale. Sia davanti
al Prefetto, sia davanti al Giudice di Pace, il procedimento
amministrativo, in caso di conferma dell' infrazione,
potra' essere concluso con il pagamento dell' oblazione,
e non saranno detratti punti-patente. Ma vi e' il rischio,
se il proprietario non comunica il nome del conducente,
che possa essere applicata nei suoi confronti una sanzione
amministrativa da 343,35 a 1.376,55 euro, secondo quanto
previsto dall' articolo 180, ottavo comma, del codice
della strada.
SE LA CONTRAVVENZIONE NON E' STATA ANCORA RECAPITATA
- Al momento della notifica, il proprietario del veicolo
potra' recarsi negli uffici di polizia e comunicare
il nome del conducente al quale saranno poi sottratti
i punti patenti. Potra' anche dichiarare di non ricordare
chi fosse alla guida del veicolo al momento dell' infrazione.
In tal caso, non gli saranno sottratti i punti-patente,
ma gli potra' essere richiesta, oltre alla multa, l'
ulteriore sanzione amministrativa da 343,35 a 1.376,55
euro.
PATENTE A PUNTI: ESPERTO, QUELLI DETRATTI NON 'TORNANO'
ROMA - ''A seguito della dichiarazione di incostituzionalita'
'' della norma che prevede la sottrazione dei punti
della patente al proprietario del veicolo se non e'
identificato il responsabile dell' infrazione, ''tutti
i provvedimenti emanati sulla base di tale norma, i
cui effetti non si siano ancora esauriti, sono da ritenersi
illegittimi'': e' quanto precisa l' avvocato Rocco Brienza,
esperto di diritto amministrativo, interpellato sugli
effetti della decisione della Consulta.
''Non vi e' dubbio - aggiunge l' avvocato Brienza -
che le pronunce della Corte Costituzionale abbiano efficacia
retroattiva, ma con il limite dei rapporti gia' esauriti
al momento della pubblicazione della decisione. Dunque,
la questione da esaminare e' quella degli effetti della
pronunzia di incostituzionalita' per i cosiddetti rapporti
esauriti. Tali rapporti non vengono intaccati da successive
pronunce di incostituzionalita', e questo vale sia per
quelli che hanno trovato definitiva conclusione mediante
sentenza passata in giudicato (a seguito del ricorso),
sia per quelli rispetto ai quali sia decorso il termine
di decadenza o prescrizione per l' esercizio di diritti
ad esso relativo (mancata impugnazione del provvedimento
di decurtazione dei punti)''.
''Tale ragionamento - spiega ancora il legale - deriva
dal principio generale della certezza dei rapporti giuridici
e delle situazioni giuridiche esaurite. La sentenza
di incostituzionalita' non puo', quindi, incidere sulla
disciplina dei rapporti in precedenza inoppugnabilmente
definiti, ed in particolare non puo' essere applicata
a coloro che a suo tempo non avevano impugnato il provvedimento
di decurtazione dei punti - conclude l' avvocato Brienza
- dal momento che i rapporti esauriti restano disciplinati
dalla disposizione normativa nel testo anteriore alla
pronuncia di incostituzionalita' ''.
24/01/2005 17:40 Fonte news: Ansa
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