AREA GRECANICA "Ellenofoni di Calabria"
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Culla secolare della minoranza linguistica ellenofona, l'Aspromonte Jonico Meridionale custodisce immutate le tracce della sua antica natura di crocevia sul Mediterraneo.......Ston dicòmma cceddo cosmo mediterraneo pu spithìa fènondo to mblèscima ce to chòrimma mènusi zondàrese ghenèese cceddunedde, ti stecusi stin acri, ti fevgusi stin scenìa, ti pausi sti scenìa.
Roccaforte del Greco, Area Grecanica: XIX CONVEGNO INTERNAZIONALE (R.C.) Italy Italiano  English version
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“LINGUA E SCRITTURA DEGLI ELLENOFONI DEL SUD ITALIA”

Bova – Bova Marina (Reggio Calabria)

A tutti coloro i quali hanno inviato saluti al Convegno, grazie.

Sa stèddho cambòssa cinùrjia 'zze Sinèdrio tu Vùa ce Jalò tu Vùa. Stus òlu pu estìlai ta cheretìsmata dikàta ja to sinèdrio, èna megàlo charistò.

Sono state numerosissime le adesioni pervenute da ogni parte d’Italia e del mondo al XIX Congresso Internazionale di Studi, organizzato dal Consolato Generale di Grecia di Napoli, dall’Istituto Universitario Orientale di Napoli, dalle Associazioni Ellenofone della Calabria (Jalò tu Vùa, Apodiafazzi, Cumelka) e dal Comune di Bova, sotto l’egida dei Ministeri alla Cultura di Grecia e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca d’Italia e il patrocinio di numerosi enti, della Comunità Montana V.J.M. di Melito, del comune di Bova Marina e dei Comuni Ellenofoni. Tra le adesioni pervenute vanno segnalate quelle del Ministero degli Interni, del Presidente della Provincia di Reggio Calabria, dell’Assessore regionale alla Cultura Saverio Zavettieri, dell’on. Pasquale Tripodi, del prof. Orlando, presidente del 40° Distretto Scolastico di Martano (Lecce), del prof. Franco Fanciullo dell’università di Torino, del preside della Facoltà di lettere e Filosofia dell’IUO di Napoli, prof. Giovanni Cerri, del prof. Georgogiannis dell’università di Patrasso, del prof. Sicuro (Salento), di docenti, esperti e studenti da ogni parte d’Italia e dall’estero.

Era la prima volta che si riusciva a convogliare intorno ad un problema così sentito dagli Ellenofoni del Sud, ma soprattutto da quelli della Calabria, un numero così alto di partecipanti e di rappresentanti di così tante Università italiane e greche: Milano, Torino, Viterbo, Roma, Napoli, Salerno, Venezia, Messina, Catania, Bari, Atene, Salonicco, Joannina, Patrasso, Università dell’Attica, Università dello Jonio ed altre ancora.

Le relazioni, tutte di alto spessore scientifico, hanno segnato l’inizio della discussione del venerdì pomeriggio, e i lavori, coordinati dai proff. Costantino Nikas e Filippo Violi, sotto la presidenza dei proff. Vitti, Nikas, Kapsomenos, Silvestri e Spadaro si sono protratti fino alle ore 22,30. I proff. M. Vitti, X. Karalambakis, D. Silvestri, V. Valeri, E. Kapsomenos, G. Spadaro, F. Mosino, A. Zumbo, P. Ntaltas, E. Banfi, N. Mitsis, F. Violi, il poeta T. Patrikios, il drammaturgo P. Metesis; le proff. G. Giannoulopoulou, R. Stavridis Patrikiou e Perlorentzu, la relazione del prof. Fanciullo (Università di Torino) e del prof. Sicuro (Salento), gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni (C. Nucera, A. Siviglia, S. Dieni, B. Traclò, A. Squillaci), degli studiosi e di artisti locali, D. Candela, P. Casile, D. Larosa, hanno acceso un interessantissimo dibattito che è culminato nel documento finale approvato nella giornata di sabato 29 dopo che in mattinata i convegnisti, attraverso uno splendido itinerario, avevano attraversato Bova, i Campi di Bova, Roghudi e Roccaforte per ritrovarsi poi nella taverna greca di Gallicianò. Domenica, ad una visita al Museo Nazionale della Magna Grecia, è infine seguita la serata di Commiato e di ringraziamento alla Dott. Chrisanti Panayotopoulou che è in procinto di lasciare il Consolato Generale di Grecia di Napoli per più alto e meritato incarico. La serata, cui hanno partecipato i sindaci di Bova Marina, Pino Autelitano e di Bova, Andrea Casile, si è chiusa infine coi canti e i balli del gruppo Delia.

Al dibattito che si era aperto giovedì a Bova, sono seguite le relazioni e le relative discussioni dell’intera giornata di venerdì nella quale si è anche svolta la tavola rotonda terminata con un documento sottoscritto dai convegnisti in lingua italiana, greca e greco-calabra e che riportiamo qui di seguito.

Nell’ambito del convegno “Lingua e Scrittura degli Ellenofoni del Sud Italia” è stata organizzata una Tavola Rotonda venerdì 28 giugno 2002, con il seguente tema:

“L’Alfabeto degli Ellenofoni del Sud Italia: Greco o Latino?”

Alla discussione hanno preso parte diciassette convegnisti:

1. il presidente del circolo Jalò tu Vùa, prof. Salvatore Dieni

2. il presidente del circolo Apodiafàzzi, dott. Carmelo Nucera

3. il vicepresidente della Cumelka, sig. Agostino Siviglia

4. il dott. Annunziato Squillaci

5. il prof. Emanuele Banfi

6. l’iconografo Domenico Candela

7. il prof. Salvatore Sicuro (di cui è stata letta la relazione)

8. il prof. Fanciullo (di cui è stata letta la relazione)

9. il prof. Pasquale Casile

10. il prof. Franco Mosino

11. il prof. Giuseppe Spadaro

12. il dottor Bruno Traclò

13. il prof. Mario Vitti

14. il prof. Domenico Larosa

15. il prof. Filippo Violi

16. il console generale di Grecia a Napoli, Chrisanti Panajotopoulou

I sedici oratori si sono orientati verso l’uso dell’alfabeto greco per quanto concerne la scrittura del greco del Sud Italia. Molti degli oratori hanno sostenuto che si potrebbe usare il sistema contemplato dal prof. A. Karanastasis, opportunamente adattato all’insegnamento. Per strutturare meglio il sistema è stata proposta l’istituzione di una commissione formata da glottologi e specialisti che prepareranno le loro proposte nel più breve tempo possibile.

Per quanto riguarda l’elaborazione del sistema di scrittura è stata proposta l’istituzione di una commissione formata da esperti glottologi che prepareranno nel più breve tempo possibile la soluzione dei problemi particolari di scrittura, delle consonanti doppie, dei gruppo consonantici, dell’ortografia storica, e così via.

È stato inoltre sottolineato dalla Presidenza che i convegnisti greci hanno evidenziato la presenza di problemi generali relativi alla scrittura, senza prendere posizione sulla scelta dell’alfabeto poiché esso assume semplicemente un significato simbolico e ideologico.

La scelta dell’alfabeto è stata fatta, come logico, dagli stessi ellenofoni, che hanno espresso la loro volontà attraverso i rappresentanti delle loro Associazioni, dai ricercatori ellenofoni e dai professori specialisti italiani.

È stato inoltre proposto dalla Presidenza di istituire un convegno scientifico dal tema “Lingua e civiltà degli Ellenofoni del Sud Italia” da realizzarsi ogni tre anni in Calabria o nel Salento e che dovrà verificare come prima analisi temi che siano in relazione con la sopravvivenza della cultura degli Ellenofoni.

Le due proposte sono state accettate all’unanimità da tutti i membri del Convegno.

Dopo la votazione è stata creata una Commissione per la realizzazione delle proposte che sarà composta dai proff. Franco Fanciullo dell’università di Torino, dal prof. Emanuele Banfi dell’università di Milano, dal prof. Franco Mosino, dai rappresentanti delle associazioni e da esperti ellenofoni.

Per quanto concerne i lavori da svolgere in Calabria è stata designata la sede dell’Istituto Regionale Superiore di Studi Ellenofoni della Calabria. Si è infine deciso di redigere questo documento in lingua italiana, neogreca e greca di Calabria.

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