Era ora!! Con il recente arresto del rampante banchiere
Giampiero FIORANI, la tangentopoli finanziaria, quella vera, è iniziata.
Come sempre, è stato un inizio lento, ma le premesse
sembrano particolarmente interessanti, non tanto per ciò che
si è fatto o si è detto, ma per ciò che
si va bisbigliando, sia pure ancora sottovoce.
A voler commentare gli episodi degli ultimi anni, relativamente agli scandali
finanziari, potremmo dire che la tangentopoli non è mai cessata. Nella
seconda metà degli anni '90, si è alimentata con modalità defilate,
ha operato sottotraccia fino ad esplodere in modo ripetuto e costante con l'inizio del
terzo millennio, con scandali a catena e alimentando la cronaca scandalistica
finanziaria dell'intero pianeta.
Almeno in questo, continuando con questa lena, finiremo per essere imbattibili.
Faremo scuola, formazione del malaffare.
A leggere qualche stralcio dell'Ordinanza di custodia cautelare,
sembrano emergere le prime ed importanti ammissioni delle
ripetute malversazioni.
Nessuna ingegneria finanziaria. Operazioni semplici ma funzionali allo scopo.
Come sempre, come tutti, anche in questo caso si è cercato l'arricchimento
personale in danno dei risparmiatori, in qualche caso, sembra, addirittura
in danno di persone decedute.
Pronta cassa dai conti dormienti. Povero risparmiatore, è un destino
infame, non viene lasciato in pace neanche da morto.
A leggere i tanti giudizi dell'epoca d'oro, era definito
il "banchiere dei miracoli", avendo portato una piccola banca
di provincia a sembrare una macchina da guerra della finanza
privata.
Pensava di saldare i debiti contingenti ai tentativi di scalate, attraverso
speculazioni azionarie borsistiche. Finanza creativa allo stato puro.
Qualche protagonista dell'Offerta Pubblica di Acquisto del gruppo bancario
Antonveneta, conteso alla concorrenza olandese, alle prime tempeste giudiziarie,
coniò la frase dei "Furbetti del quartierino".
Mai profezia fu più azzeccata.
Tuttavia, sembrava fatta e a mezzanotte di una sera qualsiasi, via filo, giungeva
la bella notizia direttamente dal controllore istituzionale circa il nulla
osta della Banca d'Italia. Il banchiere di provincia non stava nella pelle,
lanciandosi nella effusione del momento del "bacio in fronte" al Governatore.
E' stata una conversazione telefonica seguita praticamente in tempo reale dalla
stampa mondiale, divulgata in tutti i suoi particolari.
Ogni tanto, potrebbe apparire paradossale dirlo, ma la violazione
del segreto istruttorio di una "intercettazione telefonica" durante
le indagini preliminari, può rivelarsi uno strumento
di democrazia.
Oggi, con i primi arresti dei principali componenti dell'associazione
a delinquere finalizzata all'aggiotaggio, all'abuso di informazioni
riservate, all'appropriazione indebita, si è rotta
una breccia, un anello importante si è spezzato.
Forse è la pedina buona che potrebbe dare una mano
all'Ufficio Inquirente di fare chiarezza, fino a giungere
al capolinea dove stanno le poltrone che contano, senza distinzioni
nei colori o nelle dimensioni.
I risparmiatori lo sperano, attendono fiduciosi. Forse è giunta
l'ora tanto attesa; è giunta l'ora di cambiare, sia
pure con qualche difficoltà per capire da dove cominciare.
Giovanni Falcone
Bari, 15 dicembre 2005
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