Nel recente periodo, come tanti, ho
vissuto e seguito con particolare interesse il primo anniversario
della "Festa della Libertà" del 9 novembre ultimo
scorso.
La coincidenza temporale dello sciopero dei giornalisti certamente ha impedito
di dare il giusto risalto ad una ricorrenza che diventerà, sono certo,
sia pure con qualche eccezione, patrimonio di tutti.
Tuttavia, l'occasione è stata propizia per leggere gli interventi di
alcuni amici che, non vogliono essere chiamati comunisti, ma in compenso, a
distanza di oltre mezzo secolo, vedono i "fascisti" in ogni angolo.
Questi amici, pur ricordando la caduta del "Muro di Berlino" del 1989, sembrano
avere completamente dimenticato tutto ciò che quel muro ha rappresentato.
Per fortuna, avendo una buona memoria, con tanta cordialità, mi
permetto di fare un breve riepilogo della storia più recente:
-
la sconfitta del "Nazi-Fascismo" non è stata opera
dei nostri Partigiani o di una parte politica di
casa nostra, bensì dell'alleanza anglo - americana
e sovietica;
-
la "Festa della Liberazione" del 25 aprile, fin dal
1943, ha rappresentato, solo per l'Europa occidentale,
sicuramente una data storica che ha significato la sconfitta
di una dittatura terribile che ha governato per circa
un ventennio;
-
la "Festa della Libertà" invece, oltre
alla caduta del muro, vuole ricordare la morte di una
dittatura che ha governato mezza Europa per circa 70
anni, i cui disastri umani, economici e sociali, sono
sotto gli occhi di tutti;
-
se non siamo nelle stesse condizioni dei tanti disperati
dell'Est Europa, è stato solo grazie alla lungimiranza
dei politici dell'epoca che hanno scelto il Patto Atlantico
in alternativa a quello di Varsavia;
-
fino al 1989, le nostre Forze Armate, erano dislocate
per l'80% nel Nord est, in quanto da quella parte si
temeva l'invasione nemica, per effetto dei missili intercontinentali
SS/20 puntati verso l'occidente dalla ex Unione Sovietica;
-
la stessa Unione Sovietica, secondo le risultanze della
Commissione Mitrokhin e le stesse testimonianze di autorevoli
dirigenti e parlamentari comunisti, fino al 1989, ha finanziato
con milioni di dollari il Partito Comunista Italiano;
-
per chi ha seguito la "Gladio rossa" , voglio solo ricordare
che, il Partito Comunista Italiano dell'epoca, mandava
suoi militanti in Bulgaria per esercitarsi nelle azioni
di guerriglia e sabotaggio in previsione dell'arrivo dell'armata
rossa (allora si diceva, vale soprattutto per i nostalgici: "ad
arrivà baffone" ), anche grazie ad una serie di
nascondigli sparsi sull'intero territorio nazionale di
armi, ricetrasmittenti e materiale logistico idoneo allo
scopo;
-
oggi, autorevoli dirigenti di quel Partito, dicono di
non essere mai stati comunisti e chi dice il contrario
ha, ovvero ha avuto le traveggole;
-
il comunismo e la sua dottrina, dove non esiste pluralismo,
diritti umani (basta ricordare le vicende di Piazza Tiennamen),
ancora oggi, governa il 50% della popolazione mondiale;
-
dopo questo breve sommario, queste stesse persone che
hanno creduto ciecamente ad una ideologia di morte, terrore
e miseria e che, ahimé ancora oggi credono - visto
come distinguono i terroristi dai guerriglieri - chiamano
ipocriti coloro i quali hanno voluto ricordare un evento
di tale disastrosa ampiezza.
Non ho parole, o meglio non riesco a trovarle.
Provo ad accodarmi alla vostra lungimiranza intellettuale
e politica, a questi nuovi "paladini della libertà",
sconfitti dalla storia, se non altro per capire dove si vuole
parare, con l'auspicio di non rivedere ciò che tanti
altri hanno direttamente già vissuto.
Giovanni Falcone
Bari, 23 novembre 2005
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