Il Beato Padre Gaetano Catanoso
P. Gaetano Catanoso sarà presto ‘santo’
(f.c.) Una cornice davvero solenne: l’aula magna del
Pio XI gremita dai presbiteri e dai seminaristi della diocesi.
Lì il 19 giugno scorso si è insediato il Tribunale
costituito dall’arcivescovo metropolita mons. Mondello
per istruire il processo super miro (= fatto miracoloso),
attribuito alla intercessione del Beato padre Gaetano Catanoso.
Perché il Padre venga proclamato santo dal Papa,
l’apposita Congregazione dovrà riconoscere
come inspiegabile scientificamente un fatto straordinario,
non spiegabile scientificamente, attribuito alla sua intercessione.
Appunto per questo l’arcivescovo ha costituito un
Tribunale diocesano, perché il fatto è accaduto.
A beneficiarne è stata una donna che ha invocato
padre Catanoso dal profondo del cuore. Si tratta di Anna
Pangallo di Roccaforte del Greco, sposata con Domenico Spanò
e madre di tre figli: affetta da una malattia gravissima,
meningite meningococcica, rimasta in coma per sette giorni,
il 9 gennaio di quest’anno si è svegliata improvvisamente
con guarigione istantanea e completa, non spiegabile scientificamente.
Su questo fatto il Tribunale dovrà svolgere le indagini
di rito per trasmetterle alla Congregazione per la cause
dei santi.
Giovedì scorso era presente nell’aula magna
del Seminario anche mons. Giuseppe D’Ascola, che ha
presentato il Mandato Postulatorio vidimato dalla Congregazione,
oltre che la lettera di richiesta di introduzione del Processo.
Antonino Sgro e Giovanni Gullì, seminaristi, hanno
letto l’uno la dichiarazione di Anna Pangallo, l’altro
il referto del suo medico curante.
Il Cancelliere arcivescovile don Antonello Foderato ha
dato, a sua volta, lettura del decreto arcivescovile di
costituzione del Tribunale e del decreto di nomina del perito
medico.
Si è poi passati al momento del giuramento solenne:
per primo ha giurato l’arcivescovo mons. Mondello,
a seguire il giudice istruttore mons. Antonino Denisi, il
promotore di giustizia don Pietro Lazzaro, il notaio attuale
diacono don Cosimo Romeo, il perito medico dr. Lorenzo Iacopino.
Da ultimo ha prestato giuramento mons. D’Ascola, quale
Postulatore della Causa, che fin dall’inizio del cammino
di padre Catanoso verso il riconoscimento della santità
della sua vita ha avuto un ruolo di primo piano.
Al termine della solenne cerimonia, suor Dorotea Palamara,
madre generale delle Suore Veroniche del Volto Santo, ha
rivolto apprezzate parole di gratitudine, esprimendo anche
la gioia delle suore e dei fedeli tutti per questo ulteriore
tassello della storia di una vita e di un carisma.
(da Avvenire di Calabria)
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al Beato
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