Versione
stampabile
Garante per la protezione dei dati personali
Newsletter 5 - 11 luglio 2004
"Semafori spia" e multe da pagare
Per l'installazione di telecamere non è richiesta
alcuna autorizzazione preventiva al Garante
Recenti notizie di stampa hanno riportato l'attenzione
sull'installazione da parte dei Comuni dei cosiddetti "semafori
spia", cioè di foto semafori a fini di controllo
del traffico, e sulle questioni che essi solleverebbero
in merito alla privacy degli automobilisti.
Il Garante per la protezione dei dati personali ritiene,
pertanto, necessario fare alcune precisazioni al riguardo.
Le questioni relative all'omologazione degli apparecchi
di rilevazione delle infrazioni, alla loro manutenzione
e alla possibilità di contestare le infrazioni prima
di rilevare le immagini sono di vecchia data, e risalgono
a prima della legge sulla privacy.
Si è ora verificato che la questione della riservatezza
degli automobilisti sia stata posta dinanzi al giudice di
pace. I dubbi espressi a proposito della legittimità
dei "semafori spia" non sono però fondati.
Si tratta, infatti, di apparecchi in termini generali leciti,
per i quali, peraltro, nell'ipotesi in cui siano destinati
a rilevare gli accessi ai centri storici, è stato
emanato un apposito regolamento che ha seguito le indicazioni
del Garante (dpr 250/1999).
Né la normativa sulla privacy, né il recente
provvedimento generale del Garante in materia di videosorveglianza
prevedono, per l'installazione di questo tipo di "semplici"
telecamere, il rilascio di una formale autorizzazione preventiva,
generale o caso per caso, da parte del Garante. Di conseguenza,
i verbali di contestazione non devono menzionare tale specifica
autorizzazione.
La prevista verifica preventiva da parte del Garante riguarda
solo tecnologie particolarmente invasive, come quelle che
raccolgono dati biometrici (riconoscimento facciale, etc.),
che incrociano immagini con impronte digitali o che raccolgono
immagini attraverso web cam che ne consentono una loro eventuale
diffusione su Internet.
L'attenzione costante dell'Autorità nei confronti
di una ingiustificata proliferazione delle telecamere e
il richiamo, quindi, ad un loro uso proporzionale e non
eccessivo, sono diretti ai quei sistemi di videosorveglianza
la cui installazione, in particolare da parte di privati,
può risultare assolutamente non necessaria, oppure
eccedente gli scopi per i quali essa viene effettuata.
Aricoli correlati:
-Il Tar del Lazio blocca
i provvedimenti di fermo per le multe.(Rassegna stampa).
-Fermo amministrativo auto Sentenze
& opinioni in merito
-Fermo auto e danno esistenziale
-Fermo amministrativo
dell'auto. Abuso e furbizia del'esattore sul condono fiscale
-Illecito il fermo amministrativo
dell'auto, abuso d'ufficio dell'esattore
-Fermo amministrativo autoveicolo:
ribellatevi alle ganasce fiscali (istruzioni per l'uso)
-Si ricorso d'urgenza avverso
fermo di beni mobili registrati
-Ganasce fiscali: sproporzione
fra l’importo dovuto e il danno derivante dal fermo
-Fermo amministrativo
di beni mobili registrati: lo stop delle Entrate
-Fermo amministrativo
è nullo in mancanza del regolamento di attuazione
-Infortunistica stradale
e multe
La redazione di megghy.com.
|