Teresa De Sio
“A SUD! A SUD!”
Teresa De Sio
interprete sanguigna del ritorno alla musica “popolare”
‘A SUD! A SUD!’ è il nuovo progetto
discografico di una tra le figure più importanti
dell'area partenopea, Teresa De Sio.
Passione, ritmo, festa, ritualità, dialetto: gli elementi
che racchiudono il cuore di questo nuovo grande capitolo, tutto
suonato in “ acustico “.
Cinque nuove composizioni , firmate dalla stessa Teresa De Sio :
‘MAMMA NAPOLI’, ‘STAMMO BUONO’ (in duetto
con Raiz), ‘POSITANO’, ‘ADDIO’ e ‘SALTA
SALTA’ ; un brano intitolato ‘STELLE’(adattamento
in napoletano di una composizione di Lenine, formidabile autore
brasiliano) ; poi ‘LU BENE MIO’, di Matteo Salvatore
; e ( quindi ) musica e parole delle radici , il “cuore antico”
che pulsa ancora grazie a LA MONTANARA, LA PIZZICA TARANTATA e LA
RODIANELLA.
Nella composizione delle nuove tracce e nella rilettura
del passato , entra felicemente l’ esperienza ultima legata
a 'Craj' : al centro i grandi vegliardi della nostra tradizione
(Matteo Salvatore, Cantori di Carpino, Uccio Aloisi) ,ad orchestrare
, insieme a Teresa De Sio , il cantore della riscoperta di una nuova
identità , Giovanni Lindo Ferretti (“…se io non
fossi tosco/emiliano , sarei di Lecce greco/salentino…). Il
progetto è diventato un film per la regia di Davide Marengo
e la produzione di Gianluca Arcopinto. Verrà distribuito
nelle sale italiane dal mese di settembre ed è già
in predicato per diversi festival internazionali.
Teresa De Sio , così, riprende il viaggio che
affresca, servendosi di volta in volta di musica e teatralità,
il desiderio di fermare, tra performance e filologica ricostruzione,
documenti emotivi e ricchezza di un patrimonio che il tempo ( con
l’assenza del presidio della memoria) ormai erode.
Dopo “Da Napoli a Bahia”, spettacolo nato
dall'incontro con il navigatore e amico Giovanni Soldini, “A
SUD! A SUD” getta ancora le reti a sud del mondo per ricomporre
i colori di un percorso che ,anche nella vivacità di una
robusta dimensione live( i concerti dell’inverno-primavera
2005), trova la sua ragione di essere.
Nel nuovo tour , una formazione acustica mette in risalto gli strumenti
fondamentali della tradizione ( chitarre, mandolini e tammorre sono
chiamati a dar voce alle tracce del nuovo lavoro e alla riproposta
dei “must”del passato ) mentre l’abbraccio con
il dialetto napoletano e con quello pugliese, da sempre lingue privilegiate
dalla scrittura e dalle interpretazioni di Teresa De Sio,scaldano
la platea, invitata a percorrere un “sud”metaforico
(non soltanto quello nostro, mediterraneo, ma anche un luogo dell’anima
a sud di tutto il mondo, un modo di essere e di pensare , un moto
che unisce e affranca).
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